Inter, una difesa da rinnovare: cinque giocatori a scadenza e anche Bastoni deve firmare. Il punto, caso per caso
In un periodo in cui numerosi intermediari propongono difensori a prezzi bassi, alcuni prossimi allo svincolo, in Viale della Liberazione la priorità è mantenere l'attuale pacchetto arretrato anche per la prossima stagione. Ad oggi, considerando Matteo Darmian un braccetto del sistema a tre dopo lo spostamento in corsso d'opera a sinistra di Federico Dimarco, ben 5 centrali su 6 hanno il contratto in scadenza il 30 giugno prossimo e l'unico non a rischio è Alessandro Bastoni, che ha un accordo fino al 2024, non certo pluriennale. Insomma, tenendo a mente la necessità di ccontinuare la politica della riduzione dei costi, la dirigenza punta a trattenere tutti i suoi attuali difensori. Ecco, caso per caso, la situazione.
MILAN SKRINIAR - Non è un mistero che per il club la sua firma sia una priorità, dopo un'estate passata sull'uscio della porta in attesa dell'offerta giusta da Parigi, mai arrivata. Benché sia stato tolto platealmente dal mercato, lo slovacco è ancora a scadenza e le trattative proseguono. L'Inter attende una risposta all'offerta da 6 milioni più bonus nei prossimi giorni, l'intenzione e blindarlo anche consegnandogli la fascia di capitano e le sensazioni rimangono buone, soprattutto per la volontà del classe '95 di rimanere a Milano.
STEFAN DE VRIJ - Fino a poco tempo fa sembrava destinato a salutare a giugno 2023. Arrivato da svincolato, se ne sarebbe andato con lo stesso status. Ma dopo il cambio di agente (ora è Federico Pastorello a curarne gli interessi) e il manifestato desiderio di rimanere ancora all'Inter pur potendo scegliere altre destinazioni più remunerative altrove hanno riaperto il canale di discussione con il club. La dirigenza e Simone Inzaghi lo manterrebbero volentieri in rosa, ma servirà un passo indietro dell'olandese che si accontenterebbe di guadagnare le stesse cifre attuali (4,2 milioni più bonus). Difficilmente riuscirà a ottenere questo contratto, perché l'offerta sarà inferiore (non oltre i 3,5 milioni). Nessun problema sulla durata: due anni con opzione per il terzo vanno bene a entrambe le parti. Discussioni in corso, ma le chance di rivedere l'ex Lazio ancora a Milano la prossima stagione sono alte.
DANILO D'AMBROSIO - Il suo rinnovo verrà discusso più avanti, la sensazione è che non ci sarebbero problemi né da parte del jolly di Caviano né da parte del club a trovare un'intesa, mantenendo le cifre attuali per un'altra stagione, quando il giocatore festeggerà i suoi 35 anni. Il ruolo di leader nello spogliatoioi, la versatilità tattica, la cura maniacale del proprio fisico e la grande disponibilità ad accettare serenamente le scelte dell'allenatore ne fanno un elemento prezioso nella rosa.
MATTEO DARMIAN - Come per D'Ambrosio, anche il classe '89 di Legnano vuole rimanere a Milano. Il discorso con l'agente Tullio tinti è già stato avviato, l'intesa dovrebbe prevedere un altro anno con opzione per la seconda stagione a cifre inferiori rispetto al contratto attuale (l'offerta è di 1,5-2 milioni più bonus). Giocatore eclettico se ce n'è uno, l'ex Manchester United si è ritagliato un ruolo di assoluta affidabilità nello scacchiare di Inzaghi, dopo essere stato richiesto da Antonio Conte. Anche in questo caso non c'è ragione di pensare che le parti non arrivino alla firma.
FRANCESCO ACERBI - Rispetto ai colleghi di reparto, è una situazione diversa. Il centrale classe '88 ha ancora un contratto con la Lazio fino al 2025 ma difficilmente tornerà a Roma dove il rapporto con la tifoseria non è propriamente idilliaco. Attualmente in prestito all'Inter con diritto di riscatto fissato a 4 milioni, è improbabile che il club lo riscatti a quella cifra. Ma l'ottimo impatto nella nuova squadra e la fiducia dell'allenatore fanno sì che la dirigenza proverà a strappare uno sconto dai biancocelesti. L'intenzione è ripetere le operazioni Edin Dzeko con la Roma e Arturo Vidal con il Barcellona: trasferimento gratuito con pagamento di bonus facili. Non sarà facile convincere Claudio Lotito, ma il difensore ha già deciso di rimanere a Milano e bisognerà prenderne atto.
ALESSANDRO BASTONI - Come già evidenziato, rispetto agli altri casi la dirigenza di Viale della Liberazione ha meno fretta ma non per questo il discorso del rinnovo potrà essere procrastinato a lungo. Il centrale classe '99 ha respinto la corte del Tottenham la scorsa estate pur di rimanere in maglia nerazzurra, e non pretende che il suo club pareggi le offerte arrivate dalla Premier League. Però l'ingaggio andrà necessariamente ritoccato verso l'alto anche per onorare lo status attuale dell'ex Atalanta. Se ne riparlerà a inizio 2023, quando sempre con l'agente Tinti verrà avviata la discussione. L'Inter non vuole rischiare di perdere uno dei suoi principali talenti e il diretto interessato non pensa minimamente di cambiare maglia.
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