Intermeria - Icardi al 30%, speranza Handanovic. Milito, Zanetti e Hugo...
Come prima, più di prima. L'Inter si riscopre fragile, e non solo in difesa. L'infermeria torna di moda in casa nerazzurra, con l'enorme dispiacere di Walter Mazzarri, che forse mai in carriera aveva fatto i conti con un numero così cospicuo di acciaccati. Dopo un avvio di stagione incoraggiante, in cui gli unici infortunati erano i lungodegenti derivanti dall'anno appena finito, adesso problemi qua e là spuntano ad Appiano Gentile.
Tra i fastidi assortiti di Alvarez, Nagatomo e Jontahan, il 10 ottobre ha inaugurato la poco invidiabile statistica Diego Milito, che si è procurato uno stiramento al retto femorale della gamba sinistra. Tempi di recupero ancora ignoti per il Principe: sarebbe dovuto tornare certamente dopo la prossima sosta, ma ora non è più così scontato. E qualcuno allarma, parlando di permanenza ai box ancora per un mesetto.
Quasi cronici i fastidi muscolari di Mauro Icardi. Una preparazione a singhiozzo, poi il colpo al costato con il Genoa e, novità di qualche giorno, l'inizio preoccupante di pubalgia. Un'infiammazione alla parte bassa degli adduttori, pare: il risultato è che Maurito, a oggi, si allena col freno a mano tirato e, come spiegato dallo stesso Mazzarri, il suo stato di forma arriva a mala pena a toccare il 30%.
Chi manca ormai da tante partite è Hugo Campagnaro, colui che era stato la colonna della nuova difesa interista. Fuori lui, coincidenza, riecco i gol subiti con spiacevole continuità. L'argentino ha giocato la sua ultima partita contro la Fiorentina. Poi l'ex Napoli ha saltato Cagliari, Roma, Torino, Verona e Atalanta. E non ci sarà neppure a Udine, forse si rivedrà col Livorno. Sabella se ne frega e lo convoca per le amichevoli della sua Argentina.
Infine, a Bergamo, si è fermato pure Samir Handanovic. Per lui, un trauma diretto alla cresta iliaca del bacino. Ad Appiano Gentile vige un cauto ottimismo, ma certamente nessuno vuole rischiare il portiere sloveno: il numero 1 scenderà in campo contro la sua ex squadra soltanto se in condizioni di farlo. Intanto ha ripreso a correre, buon segnale.
Chi corre verso il rientro è capitan Zanetti. L'infortunio al tendine d'Achille sembra ormai alle spalle, le partitelle vanno bene e rivederlo in campo dopo la sosta non è utopia. Mazzarri potrebbe presto testarlo in Primavera come già accaduto con Milito e Mudingayi. Lontano dal rientro Cristian Chivu, migliora sensibilmente Rubén Botta.
Come prima, più di prima. Mazzarri ha imparato ormai a conoscere l'Inter, anche la sua parte più fragile.