Inzaghi a SM: "I gol di Arnautovic e Asllani? Un grande segnale. Se dico che ho 25 titolari è perché lo penso"
"I gol di Arnautovic e Asllani? È un grande segnale". Comincia così l'analisi di Simone Inzaghi davanti alle telecamere di SportMediaset dopo l'ottavo di finale di Coppa Italia tra Inter e Udinese: "Era una partita importante, quando dico che ho 25 titolari lo penso veramente. Poi devo fare delle scelte per il bene dell'Inter, ma oggi abbiamo fatto una gara seria: avavemo tutto da perdere, ma l'abbiamo interpretata bene".
L'eliminazione dell'anno scorso ha insegnato qualcosa per puntare a tutte le competizioni?
"L'abbiamo detto fin dall'inizio. Sappiamo che ci sono tante difficoltà, ma ho la fortuna di avere un grande gruppo e dobbiamo continuare così. Tra 4 giorni giochiamo, poi rigiochiamo il 28 e poi abbiamo la Supercoppa, ma sono degli ottimi segnali".
La soddisfazione più grande è la risposta di oggi nonostante i tanti cambi. Dove potete migliorare?
"Si migliora tutti i giorni, lunedì abbiamo vinto in maniera larga ma poi l'abbiamo analizzata perché potevamo fare meglio. Oggi avevamo un avversario di valore e ho fatto 8 cambi, ma non si sono visti. L'Udinese aveva il centrocampo che abbiamo incontrato in campionato, ma la squadra è rimasta concentrata e siamo soddisfatti".
Quanto può essere stimolante vedere le risposte considerando quanto stanno facendo Atalanta e Napoli?
"Stiamo correndo e con noi lo fanno altre squadre, loro in primis ma non solo. È un campionato aperto e non come quelli degli ultimi anni perché le squadre si sono rinforzate, devi essere bravo a recuperare forze. Il mio desiderio è di avere tutti disponibili, sto alternando tanto anche per quello. Abbiamo qualche problemino dietro perché da un mese mancano Pavard e Acerbi, ho chiesto un sacrificio a Bastoni e Bisseck. Tutti stanno dando garanzie".
Taremi-Arnautovic nel gol: è istinto o allenamento?
"Son stati bravissimi, di schema c'è poco a parte la conduzione che ha fatto Taremi. Arna ha fatto un grande movimento e questo non lo si insegna, sono giocatori internazionali e non mi soprendono. Loro come Lautaro, Thuram e Correa. Devono continuare così, tutti sono importanti per noi".
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