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Inzaghi: "Con la Lazio non sarà mai una partita come le altre per me. Ma ora penso all'Inter, qui sto benissimo"

di Christian Liotta

Simone Inzaghi affronta le domande di Inter TV per presentare la sfida di domani contro la Lazio, match mai banale per lui che in biancoceleste è cresciuto affermandosi come allenatore. Queste le sue dichiarazioni.

Affrontate una squadra tra le più in forma in Europa e che sa leggere bene le partite: che gara si aspetta e quali saranno gli equilibri da gestire?
"Sarà senz'altro una partita complicata: affrontiamo un'avversaria che ha vinto 16 partite su 22 ufficiali e che anche quando non ha vinto ha giocato delle ottime gare. Sarà un impegno difficile che dovremo interpretare nel migliore dei modi".

La Lazio ha tanti giocatori pericolosi che possono fare la differenza: secondo lei perché sta facendo così bene in questo inizio di stagione?
"Bisogna dar merito a tutti quanti, penso alla società e all'allenatore. Baroni sta facendo grandissime cose, la squadra è organizzata e i calciatori stanno giocando un ottimo calcio, con un'ottima proposta di gioco: questo è giusto che venga evidenziato da tutti noi".

Dopo una partita di Champions League non è mai facile recuperare energie fisiche e mentali: qual è l'aspetto su cui bisogna lavorare maggiormente per lei e il suo staff?
"Sappiamo che le partite internazionali portano via energie, basta vedere anche i risultati dell'ultimo weekend, però è la stessa cosa per l'Inter, per la Lazio e per tutte le squadre che giocano le Coppe e senz'altro partecipare alle Coppe europee è un motivo di orgoglio e prestigio. Domani comunque tutte e due le squadre faranno il massimo per giocare un'ottima gara".

Questa partita è anche una sfida d'alta classifica: quest'anno il campionato è più aperto, con più squadre che lottano per il titolo. Pensa che la Lazio possa inserirsi?
"Avevo detto alla vigilia del campionato che sarebbe stato un torneo equilibrato, con tante pretendenti che si sono rinforzate. Secondo me è giusto considerare anche la Lazio perché, al di là della classifica positiva, ha una proposta di gioco ben organizzata che le permette di essere inserita tra le pretendenti alla vittoria".

Tornare all'Olimpico dove lei ha iniziato la sua carriera da tecnico ha sempre un significato particolare: che emozioni prova e quanto sente questa sfida anche dal punto di vista personale?
"Quella con la Lazio per me non sarà mai una partita uguale alle altre, anche se domani mi pare che sia già l'ottava volta che l'affronto, la quarta all'Olimpico. Non dimentico quello che è stato il mio percorso e i trofei vinti, prima in campo e poi in panchina. Per questo ringrazio i miei compagni di squadra e i miei giocatori: un pensiero va sicuramente a tutta la Lazio, a Lotito, a Tare e a tutti i calciatori che ho avuto in seguito. Ho la fortuna di aver lavorato alla Lazio, ora penso all'Inter: una società dove sto benissimo in questo momento e dove mi sento apprezzato da tutte le componenti. Per questo sono orgoglioso di quello che sto facendo qui all'Inter".

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