.

Inzaghi: "Dove vado io trofei e ricavi. Udine colpa nostra. Domani Asllani dal 1', Gagliardini quasi out"

di Redazione FcInterNews.it

Dopoi la sosta per le Nazionali che lo ha privato di Marcelo Brozovic e non gli ha ancora restituito Romelu Lukaku, Simone Inzaghi torna a essere protagonista in conferenza stampa al Suning Training Centre, alla vigilia del difficile impegno contro la Roma di domani alle 18. A seguire le dichiarazioni dell'allenatore nerazzurro.

Domani ci si aspetta una partita tosta. Come si riparte e che gara sarà?
"Molto impegnativa, fatta di duelli. Una squadra forte, con un grande allenatore. Dobbiamo prepararci bene, da ieri ho rivisto tutti i ragazzi. Abbiamo analizzato la sconfitta di Udine e nello stesso tempo abbiamo preparato la sfida di domani".

Pensa che la pausa possa aver fatto bene?
"Lo sapremo domani. La sconfitta di Udine è colpa nostra, abbiamo preso gol per disattenzioni nostre. Sappiamo che dobbiamo fare di più già a partire da domani".

Asllani è pronto? E Lukaku?
"Per Lukaku c'è stato un rallentamento che ci toglie un giocatore importante. Lo staff sta lavorando, è passato un mese ma servirà ancora un po'. Asllani è stato scelto da me e dalla società. Sta lavorando bene, domani comincerà la partita. A centrocampo ho delle difficoltà perché ho lui, Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu. Oltre a Brozovic anche Gagliardini non è riuscito ad allenarsi negli ultimi due giorni e oggi vedremo se recupererà".

Come si spiega la differenza tra l'inizio dello scorso anno e questo?
"Dobbiamo fare di più e meglio. Lascerei da parte la sconfitta col Bayern che è di un altro livello. Dovevamo fare meglio contro Milan e Lazio. Domani abbiamo un altro scontro di alto livello e cercheremo di portarlo dalla nostra parte".

Quanto è stato importante sentire la fiducia della società?
"La società c'è sempre. La mia storia dimostra che dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei. Abbiamo qualche punto di ritardo, stiamo lavorando e il tempo non è stato tantissimo nella sosta perché avevo quattro giocatori di movimento e due portieri. L'analisi di ieri è stata lucida, l'allenamento di ieri mi ha confortato. Lasciamo parlare il campo".

Ci sono situazioni che si ripetono a livello anche di singoli. 
"Dobbiamo fare tutti di più, io in primis. Si paga la minima disattenzione a certi livelli. In Champions stiamo facendo il nostro percorso, in campionato abbiamo qualche punto di ritardo. Ci sono state critiche, abbiamo ascoltato quelle costruttive lasciando le altre da parte. Sappiamo che dobbiamo fare di più".

Ti senti a rischio?
"Lo siamo sempre, ogni partita bisogna prendere tante decisioni. Stiamo cercando di lavorare di più e meglio ma sono tranquillo perché lavoro quotidianamente con staff e giocatori".

Gosens come sta?
"Ho giocatori che stanno bene, Robin è uno di questi e sono contento abbia ritrovato la nazionale. A sinistra ho lui, Dimarco, Darmian. Farò una scelta dopo l'allenamento di oggi".

FcIN - C'è qualche differenza tra i momenti difficili vissuti qui e a Roma, magari anche nei rapporti col presidente?
"Ho avuto un buonissimo rapporto con Lotito e ce l'ho con Zhang che è sempre con me e il mio staff. Nel calcio contano le vittorie e i trofei. Fortunatamente in questi sette anni sono sempre riuscito a portare trofei e ricavi. Spero di farlo ancora come è stato all'Inter. Abbiamo qualche punto di distacco ma mi sembra una classifica che vede Napoli e Atalanta avanti con merito. Qualche squadra ha perso dei punti ma col lavoro si risalirà".

Come mai questi inciampi si verificano più spesso? Sembra non tutti vadano dalla stessa parte.
"Una sensazione sbagliata, si va tutti nella stessa direzione e si lavora come sempre. In questo momento, probabilmente, paghiamo di più l'episodio rispetto allo scorso anno, quando l'Inter divertiva, nel singolo sbaglio non prendevi gol. Adesso siamo puniti puntualmente se si abbassa la guardia. Dobbiamo dare di più tutti a partire da giocatori fondamentali in questo anno e mezzo che devono ritrovare la forma giusta. Ma sono grandissimi professionisti che lavorano tantissimo per arrivare alla miglior forma".

Quali punti di forza e deboli vede nella Roma?
"Una squadra forte, l'unica che ha vinto assieme al Milan e a noi l'anno scorso. Troviamo una squadra migliorata, che sta avendo un buon cammino in campionato e in Europa. Ha avuto tanti giocatori in nazionale e ora dovremo vedere chi arriverà più pronto all'appuntamento".


Altre notizie