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Inzaghi: "Il rammarico è non dedicare la vittoria ai tifosi. Si parla solo di cose negative? Ormai siamo abituati"

di Christian Liotta

Finisce la striscia vincente dell’Inter in questo campionato: il Napoli strappa il pareggio nei minuti finali di San Siro e mette un bastoncino tra le ruote del carro interista nella corsa al ventesimo Scudetto al termine di un match perlomeno strano nei suoi sviluppi. Questo il primo commento del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ai microfoni di DAZN:

Continua la striscia di risultati positivi, però c’era tanta rabbia nei giocatori. Quanti significati aveva questa partita?
“Diciamo che c’è un po’ di delusione soprattutto per la partita fatta dai ragazzi. Il Napoli è una squadra con tantissima qualità, siamo stati bravi nel primo tempo e abbiamo fatto un inizio ripresa molto buono. Abbiamo commesso la leggerezza che ci è costata il gol ma abbiamo vinto dieci volte nelle prime dieci del 2024, c’è delusione perché il Napoli è stato ordinato ma Sommer è stato inoperoso”.

Darmian continuava a sostenere che non era suo l’ultimo tocco sul corner.
“C’è da rivedere, l’arbitro per me ha fatto una buona gara aiutato dall’educazione dei giocatori in campo”.

L’Inter ha preso gol negli ultimi dieci minuti per la prima volta e ha sudato nel finale a Bologna e Madrid. C’è qualcosa su cui ragionare?
“Veniamo da una settimana da cerchio rosso sul calendario. Ma stasera ho fatto i complimenti ai ragazzi, siamo tornati alle 5.30 di giovedì da Madrid e abbiamo avuto un giorno e mezzo per preparare la gara. Siamo delusi per i tifosi che ci hanno riservato un’accoglienza da brividi, volevamo dedicare loro una vittoria. Ma ogni settimana ci sono cose da imparare, sul corner all’82esimo potevamo fare salire la squadra e marcare meglio. Ci sono stati tanti cambi, si sono scambiati le marcature però Juan Jesus si è visto arrivare il pallone. Ci servirà da insegnamento”.

L’eccesso di foga nelle ripartenze era dettato da voler regalare una gioia ai tifosi o dall’ossessione del record di punti?
“Probabilmente abbiamo sbagliato qualche scelta, anche in ultimo dovevamo condurre una ripartenza a fine partita con l’uomo libero, potevamo fare meglio. Ma non dimentichiamo che ci sono sempre gli avversari. Ho visto l’occasione di Barella su rimessa laterale, lì Juan Jesus ha fatto un intervento meraviglioso, altrimenti sarebbe stato 2-0. Al di là di demeriti nostri, bisogna capire le situazioni e capire che ci sono avversari pieni di talento”.

Come sono stati questi quattro giorni?
“Di analisi coi ragazzi. Nelle sconfitte si possono prendere cose positive, volevamo proseguire nel percorso ma l’Atletico voleva vincere come noi e hanno vinto loro. Grande delusione ma dalle delusioni si può imparare qualcosa”.

Però qui si parla solo di cose negative, cosa le è piaciuto di più invece?
“Siamo abituati a sentir parlare delle cose negative, abbiamo una bella corazza ormai. Fa piacere ascoltare… Mi è piaciuta l’attenzione, abbiamo analizzato la sconfitta di Madrid non coi sorrisi. L’unica amarezza è stata non poter dedicare la vittoria ai tifosi per la loro accoglienza da brividi. Volevamo vincere ma siamo andati comunque a ringraziarli, credo sia piaciuto quanto fatto in campo”.

Ha visto lo Scudetto sulle maglie del Napoli pensando che sarà suo?
“Mancano nove partite, 27 punti, dobbiamo mantenere sempre alta la concentrazione”.

Sull'episodio Acerbi-Juan Jesus.
"Spiegherà lui, io non ho materiale per parlare della cosa".


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