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Inzaghi in conferenza: "Barella e Calhanoglu solo affaticati. I cori della Nord? Il popolo interista sempre dalla nostra parte"

di Mattia Zangari
Fonte: dall'inviato a San Siro

Un'altra finale nel curriculum di allenatore di Simone Inzaghi, capace di guidare l'Inter all'ultimo atto della Coppa Italia eliminando la Juve facendosi bastare un gol di Federico Dimarco dopo l'1-1 del match d'andata. Traguardo che l'ex Lazio analizza così presentandosi nella sala conferenze stampa di San Siro: 

Complimenti per le scelte, un fatto da sottolineare: la Curva si è alzata due volte per fare il tuo nome.
"Lavoriamo quotidianamente per vivere serate come questa, abbiamo centrato una finale e sappiamo che ci manca l'ultimo passo. Abbiamo vissuto una grande serata davanti ai nostri tifosi, abbiamo perso qualche punto in campionato ma a dire il vero in questo periodo interista il nostro popolo è sempre stato dalla nostra parte". 

L'Inter ha segnato presto e non è mai andata in difficoltà: come avete raggiunto questo equilibrio?
"Stiamo lavorando sull'equilibrio. Devo essere sincero, in questi due giorni abbiamo lavorato bene, volevamo una serata così davanti ai tifosi. L'approccio si è visto, non abbiamo mai concesso campo, siamo sempre stati concentrati, la squadra voleva fortemente la finale. Ho ricevuto risposte, ora dobbiamo continuare a darne. Siamo in una finale con pieno merito, vogliamo vivere serate così".

Barella si è toccato il flessore.
"A caldo, lui e Calhanoglu erano affaticati. Sembrano affaticamenti. Il dottore mi ha rassicurato, poi devono passare 24 ore, ma dovrebbero esserci senza problema domenica". 

Hai parlato di critiche subite in questi mesi a cui hai risposto sempre con educazione, forse negli ultimi tempi si è visto un Inzaghi 'meno educato'.
"La mia educazione ha fatto bene parecchio alla Lazio e all'Inter, devo continuare. Merito dei ragazzi per questa finale, la quarta. Abbiamo dato la possiblità all'Inter di partecipare alla Supercoppa, deve diventare un'abitudine giocare queste partite per questa gloriosa società".  


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