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Inzaghi in conferenza: "Il problema del Barcellona è che ha trovato l'Inter, qui in Spagna si ricorderanno per molto tempo di noi"

di Mattia Zangari
Fonte: dall'inviato al Camp Nou

Dopo il tour di interviste con le televisioni, Simone Inzaghi prende posto nella sala conferenze del Camp Nou per analizzare l'epilogo di Barcellona-Inter 3-3 anche attraverso le domande dei giornalisti della carta stampata e del Web. FcInternews.it, presente con il suo inviato, vi riporta le dichiarazioni del tecnico nerazzurro: 

Si respira l'aria dell'impresa, oggi niente da dire sull'arbitro... C'è rammarico per il pareggio?
"Sì, c'è rammarico per quello che abbiamo creato, con la vittoria avremmo chiuso il discorso con due giornate d'anticipo e sarebbe stato importantissimo in questo calendario denso di impegni. Ho fatto i complimenti alla squadra perché abbiamo fatto due partite di grandissma corsa, aggressività e determinazione, il Barcellona è una squadra molto, molto forte assieme alle altre 2-3 che conoscete".

Oggi bisogna celebrare l'impresa che rimane nella storia, può essere una svolta?
"Abbiamo fatto una grande gara, volevamo vincere entrando nella storia perché qui l'Inter non aveva mai vinto a Barcellona in Champions. Adesso ci manca l'ultimo passo, davanti ai nostri tifosi, contro il Viktoria ma prima c'è il campionato. Potrebbe essere la svolta, ma ci manca l'ultimo passo. Dobbiamo regalare la qualificazione ai tifosi per il secondo anno di fila".  

L'Inter ha annullato tatticamente Pedri, questa la chiave?
"Il Barça è una grandissima squadra, con un grande allenatore. Il problema del Barcellona è che ha trovato l'Inter, che grazie all'organizzazione è stata all'altezza della storia di blaugrana e del mercato che hanno fatto. Abbiamo giocato bene tecnicamente, soprattutto nel secondo tempo portando nel modo migliore la palla agli attaccanti. Siamo riusciti a creare tantissimo, tanto che potevamo sbloccare la partita nel primo tempo con Dzeko che ha preso la traversa e la mancata respinta di De Vrij".

Complimenti per la vittoria... Pardon, il pareggio. L'Inter ha sorpreso il Barcellona e tutti, pensavamo che vi sareste chiusi in difesa.
"Ce la siamo giocata a viso aperto, alla vigilia avevo pensato di rinunciare a uno dei due attaccanti ma poi avrei mandato un segnale sbagliato alla squadra. Dzeko e Lautaro sono stati bravissimi, abbiamo fatto una gara molto buona, migliore rispetto a quella di San Siro. Li abbiamo limitati di gruppo e con aggressività e compattezza". 

Cosa dirà ad Asllani per il gol sbagliato? L'hanno definita catenacciaro in Spagna.
"Non ho motivi di rivalsa con nessuno, so il mio percorso e il lavoro che ho fatto. Qui in Spagna apprezzeranno, si ricorderanno dell'Inter per molto tempo. Adesso manca l'ultimo passo, ma ci penseremo perché prima c'è il campionato con due partite molto importanti". 

Due partite dure col Barcellona dopo sfide difficili in Europa l'anno scorso.
"Il Liverpool l'abbiamo incontrato agli ottavi, il Real nel girone alla prima e alla sesta: sono stati grandi avversari. Col Barcellona abbiamo fatto partite molto, molto, buone, adesso siamo in una buona posizione. Spetta a noi chiudere il discorso davanti ai nostri tifosi contro il Viktoria". 


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