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Inzaghi in conferenza: "Non la solita Inter, siamo stati poco squadra. La classifica corta? Una consolazione"

di Mattia Zangari
Fonte: dall'inviato a San Siro

Dopo un filotto di sei derby consecutivi vinti, l'Inter cade meritatamente in casa contro il Milan. Due a uno il risultato finale a San Siro, che Simone Inzaghi approfondisce in conferenza stampa attraverso le domande dei giornalisti:

Dove brucia di più la sconfitta?
"Non abbiamo mai dato la sensazione di essere squadra, dovevamo fare di più. Il Milan ha difeso meglio, ha meritato di vincere. Una gara sottotono, dopo il 2-1 abbiamo creato qualcosina ma non è stata la solita Inter. Nella ripresa ci sono andati davanti alla porta tre volte, poi con le sostituzioni è cambiato poco. La sconfitta brucia, la analizzeremo lavorando sugli errori". 

Ti aspetti di più dai panchinari?
"Sì, ma non è una scusante. La squadra ha approcciato male il primo e il secondo tempo. Io sono il responsabile, quindi ci prendiamo questa sconfitta che ci fa male. Ma nel calcio vanno accettate le sconfitte purché vengano analizzate bene".

Sottovalutato il Milan?
"Non te lo so dire, l'abbiamo preparara bene. È mancata lucidità in possesso e non possesso, non è stata la solita Inter. Sottovalutata no, sappiamo che il Milan ha gamba e ripartenza. In campo si è visto poco di quanto preparato".

Quanto c'è di Manchester in questo ko?
"Il Milan aveva giocato come noi con un grande avversario come il Liverpool. Dovevamo essere più squadra, il calcio non ti perdona e abbiamo perso meritatamente".

Il bicchiere mezzo pieno si vede guardando la classifica in vetta?
"Quella è una consolazione, ci sono poche squadre in pochi punti. Otto punti in cinque partite sono pochi, dobbiamo cambiare marcia".

Il 4-2-4 vi ha colto impreparati?
"Il Milan è un'ottima squadra, il 4-2-4 sapevamo lo avrebbero fatto da ieri. Al di là della sorpresa, abbiamo trovato una squadra che non ha preso gol sull'1-1 e ha approcciato i due tempi meglio di noi". 

Cosa ti senti di rimproverare al gruppo?
"Rimprovero a me... Io sono l'allenatore e sono il responsabile, mi spiace aver perso il derby. Sappiamo che il Milan è una squadra di ripartenze, ne abbiamo concesse troppe perdendo le distanze". 


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