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Inzaghi: "Non guardiamo la classifica. Con la dirigenza ottimo rapporto, apprezzo la loro trasparenza"

di Christian Liotta

L'iniziale sgomento per il vantaggio del Bologna, poi lo switch dopo il gol di Edin Dzeko e la travolgente prestazione culminata con un rotondo 6-1 a spese dei felsinei: l'Inter si scuote dopo il ko di Torino che tante voci negative aveva scatenato e si rilancia in classifica in attesa della prova del nove finale contro l'Atalanta. Questo il primo commento di Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, ai microfoni di DAZN:

La differenza ora la fa la testa?
"Assolutamente sì, sappiamo che importanza ha. Abbiamo avuto un percorso importante a San Siro, stasera giocavamo contro una squadra che veniva da quattro vittorie consecutive. Abbiamo preso un gol con un infortunio ma la squadra è rimasta in partita, ha segnato subito e dato ottime risposte. Abbiamo vinto cinque partite delle ultime sei, siamo tutte lì a parte il Napoli. Non dobbiamo guardare la classifica ma andare avanti, lasciamo andare anche la Champions visto che sappiamo cosa è stato fatto e non ci interessa ora".

Atalanta e Milan si fermano, aumentano i rimpianti per Torino?
"Tutte le squadre si fermano, facciamo i complimenti a chi è davanti ma pensiamo a proporre quello che facciamo vedere davanti ai nostri tifosi anche in trasferta".

Cosa hai pensato in questi giorni e dopo il gol del Bologna?
"Ho visto i ragazzi consapevoli dopo la sconfitta con la Juventus, che ci ha fatto malissimo. Li ho visti molto concentrati, abbiamo preso un gol fortuito ma avevo fiducia che avrebbero sistemato tutto nel primo tempo".

Su Asllani e Gagliardini.
"Non è mai semplice scegliere. Dobbiamo fare scelte tutti i giorni, oltre a quei due ne mancano 7-8 che si impegnano tantissimo e mi mettono in difficoltà. Abbiamo giocato 18 partite senza Lukaku e 14 senza Brozovic, due pedine importantissime che ci sono mancate. Grazie a tutti abbiamo fatto un percorso importantissimo in Champions, in campionato abbiamo perso punti che fanno male ma ora non dobbiamo guardare la classifica".

Marotta ha detto che stava a lei trovare rimedi, sentiva pressione?
"Io ero molto dispiaciuto per la sconfitta di domenica. La pressione ce l'ho da quando giocavo e da quando alleno, con la dirigenza c'è un ottimo rapporto. Nelle vittorie e nelle sconfitte, tutti, Marotta, Ausilio, Baccin, Zanetti e Ferri analizzano bene e sono molto trasparenti e diretti. Se devono dirti una cosa te la dicono chiaramente".


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