J. Cesar vede i trionfi e piange. "Ma lo scudetto '06 è nostro! La Juve..."
Fonte: Repubblica.it
Stasera ospite del Chiambretti Night, emergono le prime dichiarazioni di Julio Cesar, portierone nerazzurro. Sullo scudetto del 2006 vinto a tavolino, ha detto: "Da quello che ho sentito penso che la Juve abbia avuto qualche aiutino. Lo scudetto ce lo teniamo", le sue parole durante la registrazione del programma Chiambretti Night. "Rispetto i giocatori e i tifosi della Juve, che sono simili a quelli del Flamengo - ha proseguito il portiere - però penso alle persone che sono all'Inter da più tempo di me e hanno lavorato duramente per vincere il campionato". Di fronte alle insistenze di Chiambretti, Julio Cesar ha spiegato che "ci sono state persone, dietro, che hanno lavorato affinchè i miei compagni, come Toldo e Zanetti, non vincessero". Riconsegnare lo scudetto, quindi, non è un'opzione praticabile secondo il numero uno nerazzurro: "Con quello che è accaduto...".
Josè Mourinho e Rafa Benitez, ovvero il passato e il presente dell'Inter, secondo il portiere nerazzurro Julio Cesar sono allenatori dall'approccio lavorativo differente: "Mou è uno che lavora molto sulla psicologia - ha detto il numero uno dell'Inter durante la registrazione del Chiambretti Night - Rafa invece insegna il calcio ai suoi giocatori". Secondo Julio Cesar, la nuova Inter targata Benitez ha ancora bisogno di "tempo" per carburare: "Lui è arrivato dopo Mourinho, è difficile per chiunque arrivare in una squadra che ha vinto tutto. Ho comunque fiducia in lui, sono sicuro che vinceremo ancora. Squadra spremuta? No, il gruppo è lo stesso, difficile ripetersi ma ci proveremo". Con Mourinho, invece, il rapporto era diverso: "L'anno scorso, quando mancavano dieci partite alla fine della stagione, andai da lui - ha raccontato il giocatore - dicendogli che non avrei fatto più errori. Lui mi rispose che se non andavo in panchina era solo perchè non c'era un altro portiere al mio livello. Allora mi sono caricato e gli ho detto che non avrei sbagliato più nulla". L'allenatore cui Julio Cesar è più legato, però, è Roberto Mancini: "Tutto quello che mi sta accadendo - ha detto il portiere - lo devo a lui perchè mi ha dato una grossa mano. Cinque anni fa nessuno mi conosceva".
"Balotelli? E' un talento strepitoso, deve crescere tanto". Julio Cesar, durante la registrazione del Chiambretti Night, ha parlato anche dell'attaccante ex Inter, ora in Premier League alla corte di Roberto Mancini. "Ha fatto bene il Manchester City a prenderlo", ha commentato il giocatore. In studio era presente anche la sorella naturale di Balotelli, Abigail Barwuah. "Mario è un personaggio", ha aggiunto sorridendo Julio Cesar. Il portiere ha poi confermato a Chiambretti che non lascerebbe l'Inter per andare in un'altra squadra italiana: "Sto benissimo qui". Un cruccio però Julio Cesar lo conserva ancora: "Mi manca il mondiale - ha detto, dopo essersi commosso alla visione delle immagini dei trofei conquistati con l'Inter - la voglia di vincerlo quest'anno era tanta. La vita però continua. Non mi va di cercare colpevoli", riferendosi al gol subito contro l'Olanda, nato da un pasticcio difensivo tra lui e Felipe Melo.