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Joao Mario: "De Boer? Buone idee, ma problemi con la lingua. Pioli..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Tuttosport

"E' innegabile che non abbiamo cominciato molto bene questo campionato. Però il passato è passato, adesso è tempo di pensare a ciò che dobbiamo correggere e migliorare per finire bene questo 2016 e poter nel nuovo anno cercare di ipotecare l'accesso alla Champions". Lo dice Joao Mario, lucido tanto in campo quanto fuori. Il portoghese è stato intervistato da Tuttosport, ecco qualche stralcio della lunga chiacchierata. 

Come si spiega le difficoltà di questo avvio di stagione? 
"Penso siano normali visto che abbiamo cambiato allenatore poco prima dell'inizio del campionato. E' inutile, però, continuare a guardare al passato". 

Dove pensa abbia sbagliato De Boer? 
"Difficile da dire, anche perché nel calcio, tutte le volte che accadono cose sbagliate, paga l'allenatore. Adesso che abbiamo un tecnico italiano mi rendo conto come nella gestione precedente un problema fosse la lingua. Anzi, forse era la difficoltà principale. De Boer aveva delle buone idee, ma non era riuscito a trasmetterle alla squadra come oggi riesce a fare Pioli". 

Cos'ha portato in più il nuovo allenatore? 
"Sarebbe semplice dire innanzitutto la lingua, ma non è un particolare secondario. Inoltre Pioli conosce meglio il campionato italiano e chiaramente, comprendendo meglio le sue indicazioni, le cose di partita in partita stanno migliorando". 

L’Inter, per prenderla, ha speso 45 milioni. Solo Vieri, nella storia del club, è costato di più. Le pesa giocare sapendo di essere stato pagato tanto? 
"Se L'Inter ha speso così tanto per me è perché crede nelle mie capacità. Io cerco di non pensare alla valutazione del mio cartellino, voglio aiutare il club a raggiungere i risultati, con le mie prestazione devo ripagare la fiducia e l'investimento che la società ha fatto su di me". 

L'abbiamo vista giocare in diversi ruoli, sia nell'Inter che nella nazionale portoghese. Qual è la posizione che preferisce? 
"Mi piace giocare in una posizione più avanzata, per avere maggiori possibilità di inserirmi in attacco. Pioli nelle ultime gare ha pensato che dovessi giocare in modo più difensivo e per me non c'è stato alcun problema". 

Il calcio italiano è meglio o peggio di quanto si aspettasse? 
"Pensavo fosse più semplice. E' un torneo diverso dagli altri in Europa, tutte le squadre sanno difendersi bene e sono molto aggressive. Devi essere sempre al top fisicamente altrimenti è difficile reggere il confronto. Rispetto al campionato portoghese, la Serie A è più tattica ed è più difficile fare gol. Inoltre il livello delle squadre medio-piccole è più alto. In Portogallo c'è più qualità tecnica, ma il titolo se lo giovano solo in tre. Diciamo però che Porto, Benfica e Sporting potrebbero primeggiare anche in Italia". 


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Domenica 15 dicembre