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JoJo venerdì in panchina, ma si insiste: infiltrazione e discussione con Mancini

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Venerdì contro l'Austria e lunedì contro la Russia. Sono questi i due impegni del Montenegro che tengono in ansia Mancini e i tifosi nerazzurri. Dopo la presa di posizione netta di Stevan Jovetic attraverso i social, la Gazzetta dello Sport prova a chiarire la situazione. "Un polverone che paradossalmente potrebbe fare comodo all’Inter, visto che con tutti i riflettori puntati su di lui difficilmente uno Jojo in non perfette condizioni scenderà in campo dopodomani a Podgorica - si legge -. Anche ieri l’ex City ha lavorato a parte, segno che il fastidio muscolare provocato dalla schiena accusato prima del match contro la Fiorentina non è del tutto smaltito. E soprattutto gli impedisce di allenarsi a pieno regime. Ecco perché contro l’Austria Jojo dovrebbe andare al massimo in panchina. E se l’incrocio di risultati fosse negativo, decretando l’eliminazione del Montenegro, sarebbe inutile rischiare pure nel match di lunedì a Mosca. Domani ci sarà il provino decisivo". 

Ma la rosea non crede al giocatore quando parla di "zero problemi con Mancini". Ecco perché: "Problema forse no, ma discussione sì, perché il tecnico anche nel faccia a faccia di mercoledì scorso lo aveva invitato a rientrare al più presto alla Pinetina per evitare ricadute. Basti andare a rileggere le dichiarazioni del Mancio prima del match con la Samp: «Stevan è intelligente, sa benissimo qual è la propria situazione. Poi lui deve essere in grado di decidere cosa fare, avendo tante partite nel prossimo periodo sarebbe meglio tornasse indietro. Spero di poterlo avere per la Juventus». Quanto all’infiltrazione, c’è stata, anche perché quella dell’iniezione è quasi una prassi in Germania. Soprattutto per il professor Müller-Wohlfahrt. Ma è normale che nessun club voglia ammetterlo perché si tratta di una scorciatoia per far scomparire il dolore e rimettere in pista un atleta il più in fretta possibile. Scorciatoia che però non risolve davvero il problema. Ed espone appunto l’interessato al rischio di ricadute". Insomma, non c'è che da attendere e sperare. Il dato resta: quando ci sono di mezzo le Nazionali, per i club sono spesso guai. Sarà il caso che si prendano provvedimenti una volta per tutte, magari rivalutando quel progetto di spostare le gare delle selezioni nazionali tutte in una porzione di stagione e non spargendole lungo tutto l'arco dell'annata. 


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