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José Mourinho suona la carica: "Domani in campo per vincere"

di Christian Liotta


E' un José Mourinho carico quello che incontra la stampa alla vigilia del decisivo match di Champions contro il Rubin Kazan. Mou spiega che per i suoi ragazzi la partita di domani sera avrà un risultato pressoché obbligato, la vittoria. "Paura della gara di domani? No, non abbiamo timore - continua l'allenatore nerazzurro - siamo meglio del Rubin e credo che domani vinceremo. Che partita mi aspetto? L'Inter dovrà vincere, neanche pareggiare, vincere, diente di più". Le prime parole della sua conferenza, però, sono per i prossimi avversari, laueratisi campioni di Russia: "Voglio fare i complimenti al Rubin per la vittoria del campionato, porterà lei queste mie parole alla squadra, all'allenatore e ai tifosi che hanno vinto in un campionato non facile", dice ad un giornalista russo presente in sala.

Nessuna anticipazione sulla formazione, semplicemente per un motivo: "Neanche i miei assistenti sono a conoscenza di quale squadra che schiererò contro il Rubin, vedremo chi sarà bravo a entrare nella mia testa e nei miei pensieri". Il portoghese trova anche il modo di rispondere in maniera perentoria a Sandro Mazzola che ha ipotizzato l'allontanamento dalla panchina nerazzurra in caso di mancata qualificazione: "Che ruolo ricopre nell'Inter il signor Mazzola? Firma lui gli assegni?". Ma è comunque un Mourinho non molto tranquillo, che elude le domande sulla partita di sabato rispondendo: "Champions League", fino alla mossa a sorpresa: lo Special One ha chiuso la conferenza stampa con un ironico "è stato divertente" e non si è presentato ai microfoni delle televisioni, delegando un giocatore a presentarsi al posto suo.

 


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