Juan è felice: "Che bello battere la Juventus. Lucio, Maicon, Zanetti..."
Nonostante le ultime prestazioni non di certo positive, Juan Jesus si dice contento per l'impatto avuto nell'Inter di Andrea Stramaccioni. Schierato titolare a sorpresa col Torino, il brasiliano non ha praticamente mollato più il posto da titolare, diventando un elemento importante della formazione nerazzurra. Juan che quindi si è integrato bene nel gruppo, ma in questa integrazione hanno giocato un ruolo importante due suoi connazionali, che oggi non sono più all'Inter, ovvero Lucio e Maicon: "Tutti qui sono grati a loro per quello che hanno fatto all'Inter, però adesso sono andati via, purtroppo. Sono un po' triste per il loro addio, mi è dispiaciuto non poter giocare più con loro, però è giusto ad un certo punto cercare altre strade e nuove opportunità. In ogni caso, loro si sono sempre comportati bene con me, mi hanno aiutato a inserirmi nel gruppo quando sono arrivato, e grazie a questo sono riuscito a integrarmi in seguito. Gioco con piacere, ogni partita va sempre meglio, e qui ricevo sempre tanto affetto", le parole riprese da FcInterNews.it.
Sempre parlando del rinnovamento dell'Inter dopo il Triplete, Juan Jesus aggiunge: "Credo che in ogni squadra arrivi il momento di un cambio come quello che sta attraversando ora l'Inter, dopo aver vinto tutto. Questo rinnovamento chiede la creazione di un gruppo nuovo, dove la gente che arriva deve portare lavoro e applicazione". Juan torna anche sulla vittoria di Torino contro la Juventus: "Questa vittoria ci ha dato fiducia per andare avanti nella nostra corsa. Terminare l'imbattibilità dei bianconeri, poi, è stato qualcosa di stupendo. Nessuno credeva in noi quando è cominciato il campionato, per questo vincere in maniera così netta e soprattutto a casa loro è stato davvero importante. Senza dubbio c'è ancora molta strada da fare, e ci saranno altre sconfitte da affrontare. Siamo lì in alto, anche se comunque la Juventus resta in vetta".
Il giovane difensore ex Internacional parla anche della sua vita fuori dal campo di gioco: dal trasferimento a Milano, città dove si è ambientato anche grazie all'aiuto dei suoi compagni, "compresi gli argentini. Mi avevano detto che gli argentini non parlano coi brasiliani, ma nel mio caso non è stato così. Zanetti, poi, è un capitano eccezionale. Parla sempre con tutti, è bellissimo convivere con gente così"; fino all'apprendimento della lingua italiana, riuscito grazie a due metodi infallibili: "Il primo è stato facendo pratica con la mia compagna, che si è impegnata a studiarlo a fondo. Il secondo è stato andare al cinema, sin dall'inizio quando non capivo nulla. Vado al cinema ogni volta che ho un momento libero, a volte vado due volte a settimana. Mi piacciono tutti i generi, dall'horror al romantico. Ora, poi, per Milano vado in giro tranquillo, non ho nemmeno bisogno del GPS". In conclusione, Juan rivela come a Milano la sua fama sia in aumento, "anche se non sono ancora ai livelli di Neymar. Qui ancora riesco a girare tranquillo".