Juan: "La Nazionale? Quando me lo hanno detto pensavo fossero matti"
Convocazione a sorpresa nella Seleçao brasiliana per Juan Jesus. il difensore nerazzurro parla a Globoesporte della chiamata di Dunga, che ha sostituito con l’ex International l’infortunato Marquinhos. Ecco il suo commento: “Questa mattina all’allenamento mi hanno detto che ero stato convocato. Ho pensato che fossero matti, c’era già la lista ma poi ho visto che Marquinhos era infortunato. Ero triste per lui, so che è un ragazzo che merita molto, ma allo stesso tempo ero felice di essere stato chiamato. Ho festeggiato abbastanza. Giocare per la nazionale è un’emozione diversa, mi sono sempre impegnato al 100%. Ora sembra sia il momento giusto. Sono molto felice e non avrei mai immaginato che sarebbe accaduto così presto, ma nel calcio le cose vanno così. Io sono pronto, come sempre”.
Sul momento all’Inter: “Cresco ogni giorno di più nel mio club. L’allenatore mi dà fiducia, io sono l’unico che ha giocato sempre 90 minuti in ogni gara questa stagione. Ho sempre avuto uno spirito di ferro. Mi rispettano molto qui, i tifosi mi trattano da re, scattano fit con me e sono molto gentili. E’ un’altra cultura, io sono nuovo ma già mi rispettano come un idolo. posso fare 100 gare in due anni e mezzo. Grazie a Dio tutto va bene”.
Sui giovani brasiliani che possono essere la nuova generazione della Seleçao: “Siamo cresciuti insieme nelle nazionali giovanili, possiamo riportare lo spirito di vittoria. La Germania oggi è quello che era il Brasile, hanno spirito guerriero, passione per il gioco. Il calcio insegna molto, devi essere sempre alla ricerca del meglio. Il Brasile ora lo sta facendo. Ci sono giocatori come Lucas, Neymar, Coutinho al Liverpool, sono giovani con grade potenziale. Possiamo tornare alla vittoria con nuovo spirito. Il nostro calcio ha bisogno della gioia che c’era con Ronaldo, Rivaldo e Denilson. Il Brasile è così, dobbiamo sempre prendere dei rischi, essere diversi”.
Si parla poi dello scontro con Jonas nello scorso precampionato in America nel 4-0 subito dal Valencia: “L’episodio è finito a fine gara, ho chiesto scusa a Jonas, non abbiamo mai avuto problemi. Ce le stavamo dando di santa ragione, ho perso la testa. Sono molto tranquillo ora, ho cambiato il mio modo di pensare, spero di dimostrare adesso che sono cambiato totalmente, sono cresciuto, ho maggiore responsabilità. Io sono il vice capitano del mio club, non posso mandare questa immagine. Quando ho iniziato a giocare nell’Internazionale ho volto mettermi in mostra con grande entusiasmo, a volte esprimendomi in modo sbagliato in campo. Non sono mai stato dannoso alla squadra. Sono cresciuto ora, al 100%. Era roba da ragazzi, ero ancora inesperto”.
Sulla finale dell’Olimpiade persa: “E’ stata un’esperienza importante per me. Eravamo sicuri di vincere la medaglia d’oro. Resta un incubo per me fino ad oggi. La nostra squadra era la più forte con Neymar, Oscar, Thiago Silva, Marcelo. Dovevamo vincere ma non lo abbiamo fatto. Centrali brasiliani? Abbiamo una grande tradizione con gli ultimi Juan e Lucio. Attualmente ci sono David Luiz, Thiago Silva, Marquinhos. Questa concorrenza fa bene anche a me, devo dimostrare che merito di far parte del gruppo”.
Si chiude sul futuro: “Ho ancora molti anni davanti a me. Sono molto felice all’Inter, mi hanno dato una grande fiducia che non avrei altrove. Voglio fare la storia qui come la ha fatta Zanetti. Voglio di più. se conquisterò già i titoli che ha conquistato lui sarò molto soddisfatto. E con Dunga? Spero di affermarmi anche lì, ho l’opportunità di fare bene e di fargli vedere che sono pronto a difendere questa maglia per anni. Voglio vincere il Mondiale del 2018 o del 2022, accetto quello che viene. Se Dio vuole farò parte di questo cammino. Dovrò lavorare sodo, voglio mangiare l’erba. David Luiz e Thiago Silva sono molto rispettati, ma io mi metterò nella mischia. Voglio fare di tutto per mettermi nella testa di Dunga”.