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Julio Cesar è tornato. Il numero uno nerazzurro fa sentire il suo peso

di Alberto Casavecchia
Julio Cesar para il tiro dal dischetto di Javier Pastore
Julio Cesar para il tiro dal dischetto di Javier Pastore

Bentornato numero uno! Julio Cesar, ieri, si è reso protagonista di una grande partita con due interventi incredibili. Il primo su Pastore, ipnotizzato dal dischetto. Contronatura il secondo, il riflesso su Balzaretti: il terzino del Palermo è stato bravo a calciare di sinistro al volo a botta sicura e fortunato a trovare la deviazione di Maicon. Poi, però, l'imponderabile: la magia del portiere brasiliano che, sbilanciato, riesce a mettere il piede e respingere il tiro. La sua assenza si è sentita parecchio: Luca Castellazzi, che lo ha sostituito, ha vissuto partite da eroe (mercoledì a Napoli) e partite in cui è stato l’anello debole della catena nerazzurra (a Udine, domenica scorsa). Il portierone carioca è tornato a calcare i campi della Serie A, dopo ben tre mesi di assenza, da quel 29 ottobre a Genova, dove risentì di un problema al bicipite femorale sinistro. Da lì in poi il calvario.

Benitez e i suoi uomini cercano di recuperarlo per la sfida al Milan del 14 novembre, ma Julio Cesar non è ancora pronto e addirittura accusa un nuovo infortunio, una ricaduta, la prima. A questo punto, con Benitez sulla graticola, la qualificazione agli Ottavi di Champions League già raggiunta, l’Inter si concentra sul Mondiale per Club, obiettivo numero per la squadra e anche per il portiere, che vuole rientrare ad Abu Dhabi ed essere parte della scalata mondiale, dopo quella europea. Il recupero procede bene, Julio gioca e conquista, anche grazie alle sue parate, il titolo di campione del mondo, ma al ritorno in Italia arriva la seconda ricaduta. Benitez non c’è più, Leonardo è il nuovo allenatore dell’Inter. Il tecnico spagnolo lascia in eredità l’ultimo infortunio, la seconda ricaduta del brasiliano, che ha pagato il frettoloso rientro.

Ieri il calvario è dunque finito: lo staff medico nerazzurro ha fatto un grande lavoro. Julio, che scalpitava per rientrare al più presto, è stato gestito al meglio dal dottor Volpi e i suoi, che hanno quasi frenato gli impeti del brasiliano voglioso di rientrare subito. Perciò bentornato al numero uno, decisivo ieri come gli scorsi anni, quando parava rigori e compiva miracoli prodigiosi, quei miracoli che hanno salvato l’Inter e che ancora la salveranno in futuro.
 


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