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Julio Cesar: "Inter al top anche per merito del... City! Con l'Atletico senza snaturarsi. Lautaro e Sommer..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Julio Cesar è stato tra i protagonisti in Georgia dell'esibizione delle 'Legends' interista contro i padroni di casa. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'ex portiere nerazzurro ha parlato dell'Inter attuale.

Allora, come le pare l’Inter che vola verso la seconda stella?
"Forte e agguerrita. Ho sempre pensato che nel calcio la cosa più bella, importante, quasi magica, sia la fiducia. Fiducia in se stessi e nei compagni. Sentirsi forti tutti insieme e, grazie a questo, esserlo poi in campo. Questa Inter è l’esempio perfetto di cosa significhi ‘fiducia’. Lo vedi nel modo in cui giocano, si cercano, credono in quello che fanno vincono. Hanno raggiunto uno status che permette di puntare a qualsiasi obiettivo: per lo scudetto il più è fatto e pure la Champions è possibile".

La macchina nerazzurra funziona così bene per merito di…?
"Del City! Potrei citare Inzaghi che sta gestendo tutto in una maniera fantastica, ma molto di quello che stiamo vivendo è nato nella finale di Champions. Per tutti il Manchester City avrebbe dovuto stravincere e invece ha rischiato… L’eredità di quella partita è stata importante a prescindere dal risultato: in quel momento tutto il mondo si è accorto di quanto questa Inter sia diventata matura. Prima di tutti, però, se n’è accorta l’Inter stessa: questa convinzione accompagna ora la squadra. In più, ha giocatori forti e funzionali in tutti i ruoli".

Lautaro è ormai al livello dei big europei?
"Non c’è dubbio: Lautaro è uno dei migliori in circolazione. Io penso che la sua maturazione non sia terminata perché ogni anno aggiunge qualcosa, non si accontenta mai. Ora segna sempre, ma a me è piaciuto soprattutto quando la palla non entrava: il modo in cui ha gestito i momenti difficili, nonostante la pressione esterna, è stato davvero da campione. Non è un caso che sia capitano e un punto di riferimento per tutto il mondo Inter: se riesci a raggiungere questo livello in un club così grande, devi essere per forza grande".

Si aspettava un Sommer così?
"Sono onesto, no… Mi ha stupito positivamente, è una sicurezza. Veniva dopo Onana, un portiere che aveva cambiato l’Inter col suo modo di far partire l’azione dal basso. Sommer ha preso il suo posto con semplicità, del resto non si passa al Bayern per caso: sostituire Neuer non è da tutti. Per le qualità che ha, Sommer è venuto fuori tardi: nel calcio capita, o forse, semplicemente, non si è guardato nella giusta direzione…".

E Atletico-Inter che sfida sarà?
"L’Inter deve combattere in modo intelligente, senza snaturarsi. Giocare: senza scoprirsi, ma palleggiando e tenendo il controllo come fa quasi sempre".

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