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Julio Cesar: "Negli anni all'Inter mi sentivo il migliore, ero come un portiere con un mantello rosso"

di Christian Liotta

Intervistato da Rede Bandeirantes, l'ex portiere dell'Inter Julio Cesar ha ricordato così il suo periodo d'oro, coinciso con la sua esperienza nell'Inter con la quale ha vinto tutto. Anni in cui, come afferma lui stesso, arrivò addirittura a sentirsi quasi un supereroe: "Non vedevo nessun portiere davanti a me, a dire il vero, tutti i portieri li vedevo nello specchietto retrovisore. Quindi, era una cosa incredibile quando andavo in campo. Mi sentivo come un portiere con un mantello rosso, c'erano partite dove sentivo che nessuno mi avrebbe mai segnato".

Sensazione opposta, purtroppo, visse JC nel 2014 durante il celeberrimo Mineirazo, quando la Germania seppellì il Brasile con un incredibile 7-1 che lo vide protagonista in negativo. Ricordando quel match funesto, Julio Cesar spiega: "Ho avuto comunque il piacere di giocare quella partita, rifarei tutto di nuovo. Non riusciamo a trovare una spiegazione per quello che è successo e non credo che lo possano fare i fan. In termini di Coppa del Mondo, questa ferita è rimasta. I Mondiali sono il massimo che un calciatore può raggiungere. Ovviamente vincendo il titolo, ma anche indossando la maglia della squadra brasiliana. Rappresentare il proprio Paese in un Mondiale è ciò che ogni atleta sogna. Indipendentemente dal tuo Paese". 

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