Kondogbia: "In Italia per crescere, l'Inter ha fiducia in me. Ecco perché la 7"
Fonte: Inter Channel
Rieccolo, Geoffrey Kondogbia. Dopo lo spettacolo di ieri dalla balconata del Me Milan Il Duca e le prime parole da interista rilasciate a Inter Channel, il centrocampista francese si concede in modo più approfo alla tv tematica nerazzurra: "Sono consapevole che sia un sogno, quando ero piccolo guardavo la grane Inter in tv, oggi ne faccio parte. Quindi tocca a me fare il massimo per restare qui il più a lungo possibile".
Hai già giocato in Spagna e Francia, le differenze?
"In Spagna si prendono più rischi e il gioco è un po' più tecnico. Ecco, si possono trovare difensori con più faacilità a far ripartire l'azione. Vero che in Francia ci sono giocatori molto tecnici ma si limitano i rischi. Meglio non prender gol piuttosto che segnare il più possibile".
In Italia il campionato è più tattico.
"Sì, lo so, è anche per questo che sono qui. E' un aspetto sotto al quale devo crescere. E quindi credo sarà un campionato che mi farà migliorare, è molto importante essere qui".
In Inghilterra uno come te viene chiamato box to box, quali sono le tue qualità migliori?
"Attualmente ho più facilità a fare da raccordo tra difesa e attacco, penso sia questo il mio punto forte. Poi come tutti ho sicuramente dei punti deboli, ma al momento la mia qualità principale è la potenza, oltre alla capacità di collegare difesa e attacco".
Sei completo?
"Non ancora, c'è ancora da lavorare".
L'Inter ti seguiva anche in Spagna, è uno de motivi per cui sei qua?
"Sì, so che quando ero in Spagna mi seguivano e questo prova che l'Inter ha fiducia in me. Anche per questo ho scelto l'Inter, ho sentito un forte interesse verso di me e un approccio caloroso".
I tifosi vogliono sapere tutto di te.
"Sono molto aperto e socievole, mi apro a tutti. Sono un giovane calciatore e sono appena diventato papà, più o meno due settimane fa. Spero di avvicinarmi ancora di più ai tifosi nei prossimi giorni".
E la musica?
"Ascolto di tutto, sono molto aperto musicalmente. Spazio dal rap al jazz al rock. Un po' di tutto".
Balli?
"A volte. Per il gol? Non solo, ci sono momenti in cui mi piace ballare, come tutti".
Quando eri giovanissimo, chi era il tuo calciatore di riferimento?
"Un campionato che ammiravo come tutti i giovani era quello inglese, ma conoscevo anche le qualità delle squadre italiane perché quando ero piccolo era il campionato più importante. Ora la serie A sta cercando a poco a poco di ritrovare il suo posto, quindi tornando alla mia volontà di crescitaa e miglioramento credo sia un buon momento per venire a giocare qui in Italia".
Somigli un po' a Vieira.
"Patrick Vieira è un grande giocatore francese, adddirittura una leggenda in Francia. Cercherò di fare come lui, non sarà facile, ma ccercherò di dare tutto per fare come o, perché no, meglio di lui".
Hai scelto il numero 7, perché?
"Perché mio figlio è nato il 7 giugno, quindi ha un grandde significato per me. E anche mia madre è nata il 7 novembre, quindi è un piccolo segno per loro due".
Un saluto per i nuovi tifosi.
"Voglio ringraziare tutti i tifosi interisti per questa accoglienza e spero che faremo grandi cose e il più a lungo possibile".