Kovacic: "Modelli e ruolo, vi spiego. La 10, S. Siro e altri croati qui all'Inter..."
Fonte: dagli inviati ad Appiano Gentile, Fabrizio Romano e Guglielmo Cannavale
Il giorno di Mateo Kovacic è arrivato. Tempo di conferenza stampa di presentazione per il gioiellino classe '94 croato, che ha già debuttato contro il Siena e sorride ad Appiano Gentile ai giornalisti. FcInterNews.it come sempre è presente alla Pinetina: ecco la diretta testuale della conferenza.
Che effetto fa essere arrivato così giovane all'Inter?
"Sono decisamente felice di essere qui, questo è un vero orgoglioso. L'Inter è un club importante".
A domanda di FcInterNews.it: come è andato il tuo debutto, contro il Siena?
"Abbiamo giocato male contro il Siena, ma ci rifaremo sicuramente. Siamo già pronti".
Ci racconti le tue caratteristiche tecniche?
"A me piace molto la tattica, credo che da centrale posso dare veramente tanto".
Ti piace giocare più dietro a una punta o due punte?
"Decide l'allenatore, per me è indifferente".
Conoscevi già qualcuno del calcio italiano? Sei contento di essere qui?
"Mi è sempre piaciuto tanto. Qui ho colleghi slavi che mi capiscono, come Stankovic, Kuzmanovic o Handanovic. So che il calcio italiano è duro ma mi abituerò".
In che ruolo ti piace giocare, più avanti o più indietro a centrocampo?
"Mi sento a mio agio in entrambe le posizioni; ma non decido io, bensì l'allenatore".
A domanda di FcInterNews.it: ti piacerebbe vedere un'Inter più croata con altri talenti come Brodic o Halilovic?
"Certamente sì, sono contento che talenti come anche me siano qui. Mi piacerebbe moltissimo che Halilovic o altri possano venire qui".
Cosa hai pensato quando ti ha chiamato l'Inter?
"Non ho pensato a qualcosa di particolare. Ho avuto un attimo di choc, ancora non ci credo di essere qui".
La maglia numero 10 dell'Inter è pesante? Sei pronto a esordire a San Siro?
"Ne sono onorato, ma il numero non conta: sono io che gioco. Per San Siro, sono pronto".
Da Boban a Prosinecki, a chi ti ispiri tra i tanti paragoni?
"Prosinecki è il mio preferito, ma preferisco parlare di me stesso e ispirarmi a me stesso".
Ci vorrà per te più tempo a imparare l'italiano o a prendere in mano la squadra?
"Beh, sicuramente l'italiano. Ma è una lingua splendida e l'impareró presto".