Kuz: "Giornalisti, perché sbagliate i voti? Andremo in Champions, io ci credo"
Zdravko Kuzmanovic, centrocampista dell'Inter, parla a cuore aperto ai tifosi nerazzurri: è lui infatti il protagonista della puntata di InterNos, programma di InterChannel condotto da Nagaja Beccalossi e Roberto Monzani, andata in onda questa sera. Kuzmanovic è ormai da un anno all'Inter: "E' una famiglia, una grande famiglia. Nel corso di quest'anno, sono cresciuto, migliorato, ma so che si deve lavorare tanto, che devo lavorare ancora tanto e lo sto facendo, posso dare di più. Ho avuto qualche infortunio, poi sono rientrato, ora sto giocando, speriamo che il 2014 vada meglio. Rispetto alla scorsa stagione, quest'anno è stato molto più semplice partire con la squadra dall'inizio, fin da giugno. La scorsa stagione, essendo arrivato a gennaio, è stato difficile, ma anche la seconda parte dello scorso anno è stato d'aiuto per me. Sono più tranquillo, devo lavorare tanto e sono maturato in questo anno di Inter".
Mister Mazzarri: "E' molto preciso, ci chiede tanta intensità e precisione, è un ottimo tecnico. Abbiamo perso un po' di punti ora ma sono sicuro che se riusciremo a giocare come lui ci chiede la nostra forza tornerà fuori, perchè c'è tanta qualità e siamo forti, ma dobbiamo dimostrarlo".
Rammarico per la gara contro l'Udinese: "Peccato per la traversa, non è entrata purtroppo. Ormai è andata..."
Tanti i temi toccati nel corso dell'intervista, dalle differenze tra il calcio italiano e quello tedesco: "Qui in Italia nessuna partita è facile, perché tatticamente tutte le squadre sono molto preparate. Anche contro il Chievo abbiamo trovato queste difficoltà. In Germania conta più la fisicità della tattica. Il calcio inglese? Non ho mai giocato lì, ma mi sembra che il ritmo sia molto molto alto. Quando in A ti porti sul 2-0 sei quasi al sicuro, perchè le squadre si chiudono, mente in Bundesliga non è mai detta l'ultima parola. Loro stanno vivendo un momento d'oro, ma non saprei il motivo, hanno un'altra mentalità, stanno facendo benissimo e il Bayern Monaco è la squadra migliore".
Pallone d'Oro: "Sono d'accordo, complimenti a Cristiano Ronaldo perchè lui riesce veramente a vincere da solo. Anche Ribery ha fatto una stagione fantastica, ma ha vinto insieme alla squadra. Ora mi auguro che un giorno possa vincerlo colui che considero "il numero uno, Ibrahimovic: una volta il pallone d'Oro deve vincerlo anche lui!".
Il modello come giocatore: "Mi piace Pirlo, un giocatore impressionante. Da lui posso solo imparare. Come caratteristiche, invece, mi ispiro a tutti i centrocampisti che hanno doti per recuperare i palloni".
I tifosi hanno tantissime domande per Zdravko e lui risponde a tutti sfoderando la sua simpatia. La stessa che i compagni di squadra sono abituati a godersi ogni giorno. Quali i suoi preferiti? "Non ne ho, vado d'accordo con tutti. Chiaramente con Kovacic e Handanovic, che parlano la mia stessa lingua, magari si chiacchiera un po' di più ma con tutti ho un buon rapporto. A Kuzmanovic viene poi chiesto della sua posizione preferita in campo: "Gioco dove mi mette il mister, senza problemi, in qualsiasi posizione del centrocampo. In difesa? No no (sorride, ndr), per carità, rischieremmo troppo! Lasciamo Rolando, Juan Jesus e tutti gli altri in difesa".
Poi abbiamo scoperto che: "E' l'hockey lo sport che avrei scelto se non avessi fatto del calcio la mia vita. Anche il basket mi piace ma molto più il calcio ovviamente. Tra Stella Rossa e Partizan Belgrado scelgo senza dubbio la Stella Rossa! Nel tempo libero sto sempre con la famiglia: sono papà di una bambina stupenda di sette mesi e mezzo, la vita è migliorata molto, è bellissimo ora. Poi piace tantissimo la musica serba, la ascolto molto. Il Mondiale? Guarderò solo la finale, fa male guardarlo quando non sei protagonista e purtroppo a noi è andata come è andata... Sarà in Brasile, spero che i miei compagni Juan Jesus e Jonathan ci possano andare. Il compagno di Nazionale cui sono più legato? Kolarov. Cosa mi piace mangiare? Oltre alla cucina serba di mia moglie, qui ad Appiano la pasta che fa il nostro chef Giulio Lombardoni, il petto di pollo e la crostata: quella che mangiamo qui è la più buona del mondo. Io invece so cucinare un po' la pasta, un filetto alla griglia lo so fare (ride, ndr) e pure il tiramisù! Sono romantico e pure scaramantico".
Ecco le curiosità che ha raccontato Kuz, come lo chiamano i compagni, parlando dei quali ha tra l'altro lodato le doti di Ricky Alvarez: "E' fortissimo, ha una tecnica incredibile, come ti punta, è troppo forte, è veloce, fa le finte. Fortissimo. Se sei un difensore può dire "Arrivederci", sono contento per il suo rendimento. Tu lo sai che usa solo il sinistro, ma è troppo veloce".
Scelta Nazionale serba rispetto alla Svizzera: "Il mio vecchio ct non credeva più in me, mentre la Serbia mi ha voluto subito per la selezione maggiore, quindi ho scelto così. Mi sento un po' svizzero e un po' serbo, sono un mix. A livello calcistico, ho scelto più per il papà. Calcisticamente parlando, la Svizzera vive un momento d'oro, con tanti giocatori di diverse origine, ma è stata una loro scelta".
Numero 17, perchè? "Tra quelli liberi, era quello che mi piaceva di più. Io volevo l'88 ma era già occupato da Livaja. L'aspetto scaramantico l'ho scoperto solo dopo! (ride, ndr). Tornando indietro prenderei l'8, ma è del grande Palacio, quindi vorrei l'88. Anche il 22 mi piace molto, ma quello è intoccabile! Ora rimarrò con il 17".
Ma quali gli obiettivi di questa Inter? "Se sei all'Inter vuoi sempre puntare in alto, ora abbiamo perso un po' di punti ma davanti potrebbero anche mollare un po', l'obiettivo Coppe europee va sempre puntato. Nei primi mesi ci sono stati passi falsi, ma ora dobbiamo recuperare, già dal Genoa. Nulla è perduto. Terzo posto? Difficile, ma dobbiamo provarci. Roma? Campionato fantastico, ma devo dire che tutte stanno facendo bene".
Punizione contro il Chievo, Kuz rivela: "Ho voluto calciarla io, di solito le tira Guarin ma questa volta era mia!".
Matrimonio: "Grandissima festa, poi è una giornata indimenticabile perchè capita una volta, speriamo (ride, ndr). Mi sono sposato a Zurigo, mia moglie è serba ma abita in Austria. Siamo un vero e proprio mix, un casino!".
Consigli per gli acquisti: "Matic? E' andato al Chelsea, anzi non saprei! (ride, ndr). Ormai l'ho detto! Vidic, Kolarov, Ivanovic, tutti fortissimi..."
Cambio di proprietà: "Non è stato rapido, io sono qui da poco quindi dovreste chiedere ai giocatori che sono qui da più tempo".
Leader, perchè non provarci: "Paragone con Simeone? Paragone grosso. Chi sono i leader... tutti quelli che giocano, tutti quello che sono qui. Poi i vari Zanetti, Samuel, Cambiasso, non dimentico Chivu. Loro sono i trascinatori, io sono qui da poco e per me è difficile trascinare la squadra. Sono ancora giovane ma la personalità crescerà".
Stella Rossa o Partizan? "Stella Rossa, i più forti".
Botta e risposta
Paura di volare: "No".
Passione, cos'è per te? "Passo, non saprei".
Cosa chiederesti ai giornalisti: "(Ride, ndr). Come fate a sbagliare sempre i voti!?".
Punto debole e di forza: "Nervosismo e le risposte".
Piatto preferito: "Penne al pomodoro, con il petto di pollo. Ad Appiano mangio spesso questo. Il nostro chef prepara la crostata migliore del mondo!".
Romantico? "Assolutamente sì, chiedete a mia moglie".
Primo pensiero al mattino: "Che bel tempo oggi (ride, ndr). No, non posso dirlo".
Inter: "Grandissima squadra".
Come finisce quest'anno? "Champions raggiunto, io ci credo più di tutti".