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L'amarezza di Benitez: "Eppure Moratti ci definiva il Barça d'Italia..."

di Fabrizio Romano
Fonte: Onda Cero

Ad Onda Cero, Rafa Benitez, tecnico nerazzurro, parla dopo le tantissime voci del suo possibile esonero: "Non mi hanno esonerato. Mi hanno chiamato in molti, dopo aver visto i giornali, e mi hanno chiesto se ero stato esonerato. Non è vero, sono sorpreso, io sono ancora l'allenatore dell'Inter. Le voci mi meravigliano, quelle delle tv e dei giornali, ma adesso sono in vacanza a Liverpool e tornerò in Italia dopo le feste". Anche se dichiara: "Non sono felice della situazione all'Inter", il suo futuro dipende dal presidente: "Non so quale sia esattamente la situazione, il presidente deve prendere una decisione sulla linea che vogliamo seguire. Non sono padrone del mio futuro, ma finché starò qui lavorerò al massimo perché si possa continuare a vincere". 

Poi torna a parlare dello sfogo che ha fatto dopo aver vinto il Mondiale per Club: "Il presidente, con cui avevo parlato prima della conferenza, aveva lasciato Abu Dhabi subito in areo, e la unica possibilità era dire pubblicamente qualcosa che ormai era evidente. Non volevo mettere alle strette il presidente, gli avevo parlato in passato del mio progetto e lui aveva detto che si notava che venivo dall'Inghilterra e che sono un manager. Il mio progetto era di aggiungere una serie di giocatori utili subito, più dei giovani per il futuro e in un paio d'anni abbassare il monte stipendi. E questo progetto piaceva molto a Moratti, con cui mantengo una relazione corretta e rispettosa. In stagione in passato mi ha detto che i giocatori e gli ex giocatori gli riferivano che era il miglior calcio che si vedeva all'Inter da 20 anni, e che eravamo il Barcellona italiano. Ma per continuare a vincere e a fare bene è necessario fare degli acquisti, gli infortuni ci hanno condizionato e non vogliamo che questo succeda ancora. E il mercato inizia fra poco, quindi questo era il momento di parlare apertamente di acquisti".

Alla fine conferma i suoi dubbi sull'attuale rosa: "Il gruppo è molto competitivo, ma non è sempre facile mantenere la tensione. Per questo è importante che arrivino nuovi giocatori per mantenere alta la concorrenza interna e quindi il livello della squadra. Ricordo una conversazione con Zanetti in cui ci dicevamo che si potevano vincere altri titoli. Sono ancora convinto che si possa lottare per i tre trofei per i quali siamo in corsa. L’Inter comunque è al di sopra di tutti noi, e continuerà a vincere. Io spero di essere lì e vincerli". Un cenno anche alla situazione infortuni: "Ci hanno creato dei problemi e adesso c'é da sfruttare il mercato di gennaio, unica occasione per fare acquisti".
 


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