L'incubo di Moratti prende piede: Adriano vestito di rossonero
Ancora non c'è nulla di ufficiale, ma tra qualche giorno la fine del rapporto tra l'Inter e Adriano lo sarà. E per il brasiliano si apriranno nuovi scenari, una volta che gli ritornerà la passione per il calcio. Una situazione quasi paradossale, che vede l'Inter in netto svantaggio di fronte all'entourage del giocatore, rappresentato da quella vcchia volpe di Gilmar Rinaldi. L'agente ha detto che in via Durini meritano rispetto e che si stanno comportando bene con Adriano, non mettendo ostacoli sulla risoluzione del contratto. Parole di apertura, ma probabilmente di comodo, dal momento che Rinaldi sa bene quanto l'evoluzione della vicenda contrattuale sia un toccasana anche per le sue tasche. Non è un mistero che lui stia lavorando sotto banco per allontanare Adriano dall'Inter nel modo meno "dispendioso", si spiega così il mancato rinnovo di inizio stagione, quando la società gli aveva proposto il prolungamento ma lui aveva chiesto di parlarne in seguito.
Ora è proprio Rinaldi a condure la partita, dal momento che Adriano ha compiuto il gesto determinante: scappare dall'Inter, per non tornarci più. Inutile dire che la maglia nerazzurra potrebbe essere ancora un'ipotesi per l'imperatore, sa quasi di presa in giro. Ma il peggio potrebbe essere dietro l'angolo. L'Inter, accettando la rescissione del contratto, risparmierà sì una decina di milioni non pagando il prossimo anno l'ingaggio di Adriano, ma in questo modo perde anche gli introiti di un'eventuale cessione a un altro club, anche ottenendo in cambio l'opzione su un altro elemento (Adriano arrivò a Milano esattamente in questo modo, in cambio del cartellino di Vampeta ceduto al Flamengo). Mani legate, dunque, in casa Inter, e poco importa se gli "economisti" del pallone sostengano che oggi Adriano non valga nulla. Una società disposta a versare nelle casse nerazzurre qualche milione per averlo si sarebbe trovata a giugno. Invece no, Adriano sarà libero di firmare per chiunque voglia, senza alcuna limitazione. E qui nasce la preoccupazione di Massimo Moratti, che rischia di rivivere gli incubi Vieri e Ronaldo.
Non è un mistero che il Milan sia interessato da tempo ad Adriano, convinto di poterlo rigenerare. Ma Galliani ha sempre fatto sapere a Rinaldi che non avrebbe versato un soldo all'Inter per acquistarlo. Kakà continua a inviargli messaggi, così anche Ronaldinho (molto amico di Adriano). Una volta che la rescissione sarà ufficiale, i rossoneri potrebbero farsi avanti senza problemi e portarlo a Milanello. Dove, guarda caso, un attaccante come il brasiliano manca... Moratti sa bene che non potrà farci nulla, lo ha ribadito anche ieri (Non possiamo impedirgli di andare dove vuole", ma il presidente confida nella correttezza di via Turati (dove arivano smentite sull'interessamento all'imperatore). Sarebbe cinico approfittare di un danno economico occorso ai nerazzurri, lanciandosi come avvoltoi sulla preda ormai senza difesa contrattuale. Non resta che confidare sul fair play milanista, onde evitare di rivedere Adriano nel campionato italiano, dopo aver "mollato" la maglia nerazzurra in malo modo.