L’Inter attende Samardzic, l'architetto delle idee: la mediana nerazzurra segue l'istinto e la ragione
In nerazzurro c'è un pendolo oscillante, che corre avanti e indietro. È Davide Frattesi e, con il suo arrivo, l'Inter ha incattivito il comportamento del centrocampo in zona gol. L'interpretazione tattica di Inzaghi è proiettata sul massiccio attacco alla metà campo avversaria, così le strategie di Marotta sono state consequenziali. Con Nicolò Barella forma un'ottima coppia di incursori, costringendo gli avversari a estendere le coperture anche per i loro temibili inserimenti. Mancava un architetto della fantasia, l'artefice del passaggio smarcante, del lancio illuminante: un profilo che accende le traiettorie, le dipinge e le ritrae a immagine e somiglianza della manovra inzaghiana. E questo profilo pare che si stia avvicinando a grandi passi verso il Biscione. S'attende, infatti, l'arrivo di Lazar Samardzic dall'Udinese.
È un talento raro, ma da svezzare per il completamento delle caratteristiche tecniche. Ama il tocco soffice, l'uso della suola: si vocifera che Sarri l'abbia bocciato per la poca predisposizione al lavoro difensivo. Segue l'istinto, ma allo stesso tempo si fa guidare dal calcolo razionale: ha un dribbling eccellente sin dalle giovanili dell'Hertha Berlino (aveva 15 anni, emblematico il video pubblicato quest'oggi dai colleghi di Sportitalia), all'Udinese è cresciuto tanto, soprattutto perché Sottil gli ha dato carta bianca nei movimenti.
Va sicuramente inquadrato nell'assetto di una big: questo sarà il compito di Inzaghi, così come dovrà fare più sacrifici nei contrasti dell'impostazione avversaria; ma dal suo ricco bagaglio tecnico può sempre uscire la giocata vincente che sposta gli equilibri. L'architetto delle idee, colui che detiene le coordinate dei tempi e degli spazi. Qualità più qualità: il centrocampo dell'Inter è roba per palati fini.