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L'Inter contro il Marsiglia: è la resa dei conti tra Ranieri e Deschamps

di Christian Liotta

L’ultimo precedente non è positivo: si era ai quarti di finale della Coppa Uefa 2003-2004, e l’Oympique Marsiglia, dove all’epoca primeggiava un ragazzotto ivoriano di nome Didier Drogba, estromise gli uomini di Alberto Zaccheroni dalla corsa alla competizione con doppietta proprio dell’attaccante ora al Chelsea al Velodrome e gol di Meriem al ritorno a San Siro. Sette anni sono passati, tante cose sono cambiate prima che l’urna di Nyon consegnasse all’Inter, oggi nelle mani di Claudio Ranieri, l’occasione per la rivincita, questa volta nel palcoscenico della Champions League: arriva l’Olympique Marsiglia, un’altra transalpina sulla strada europea dei nerazzurri dopo il Lille nel girone di qualificazione.

Olympique Marsiglia il cui allenatore è quel Didier Deschamps i cui destini sono più incrociati di quanto si possa pensare con quelli dell’attuale tecnico nerazzurro: col Monaco il tecnico transalpino sconfisse Ranieri nella semifinale di Champions League 2003-2004 (corsi e ricorsi…), quando questi era alla guida del Chelsea (dove Deschamps giocò proprio nella stagione precedente l'arrivo di Ranieri a Stamford Bridge). Storia che si sarebbe ripetuta qualche anno dopo, ma qui in Italia, alla Juventus, quando Deschamps venne giubilato dopo la promozione in A dei bianconeri a favore proprio di Ranieri. Quella che si consumerà tra febbraio e marzo si può definire una sorta di ‘resa dei conti’ tra i due allenatori, dove i motivi per cercare la rivincita l’uno sull’altro non mancheranno di certo.

Per il resto, l’Olympique Marsiglia è una squadra che sta vivendo una situazione non particolarmente brillante: la qualificazione agli ottavi è arrivata in maniera un po’ rocambolesca, col successo esterno a Dortmund ottenuto proprio negli istanti finali della partita a spezzare il sogno dell’Olympiacos Pireo che nei confronti diretti aveva comunque messo in difficoltà il ‘Droit au but’, riuscendo anche nel colpo esterno. Nemmeno in campionato la formazione biancoceleste vive un momento particolarmente felice: a 11 punti dal tandem di vetta composto da Paris Saint-Germain e Montpellier, il suo saldo sin qui nella Ligue 1 è di 6 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte: nell’ultimo turno, l’OM non è andato oltre lo 0-0 interno contro il Bordeaux.

Nella squadra di Deschamps, gli elementi da tenere maggiormente in considerazione sono indubbiamente l’attaccante ghanese Andre Ayew, figlio d’arte come il fratello Jordan suo compagno di squadra, talvolta accostato anche al club nerazzurro ma a livello di semplici rumors; l’altra punta, il gioiellino 22enne Loic Remy, vero e proprio falco dell’area di rigore con 12 gol all’attivo in 24 partite ufficiali. A centrocampo spicca l’esperienza di Alou Diarra e dell’argentino Lucho Gonzalez, che però ultimamente sta cedendo il passo a Mbia, in difesa da tenere d’occhio invece ci saranno due giovani: Cesar Azpilicueta e il camerunense Nicolas Nkoulou, ex Monaco. Il tutto per un 4-3-3 che si basa molto sulla velocità e l'abile sfruttamento delle corsie esterne.

Sulla carta, può essere anche considerato un impegno alla portata dei nerazzurri; ma la lezione dello Schalke è ancora una cicatrice ampia sulla pelle dell’Inter, e in più non si dovrà sottovalutare il tifo caldo del Velodrome, sotto effetto ‘ristrutturazione’ in vista di Euro 2016 ma comunque un catino bollente quando les pochéens scendono in campo.   


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