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L'Inter del secondo tempo schianta il Genoa. Super Pandev e Nagatomo

di Domenico Fabbricini

La sfida a distanza tra Inter e Milan continua. Dopo la vittoria sul campo della Juve di ieri sera da parte dei rossoneri, che si erano portati temporaneamente a +8, l’Inter risponde presente schiantando un Genoa pericoloso solo nel primo tempo, più per demeriti dell’Inter che di fatto non è scesa in campo nei primi 45 minuti che per reali meriti suoi, e che come accade da un po’ di tempo a questa parte si sveglia nella ripresa, portando a casa con autorità il risultato. Il calendario apparentemente più difficile per il Milan finora non ha ancora favorito i nerazzurri, ma con undici partite ancora da giocare e soprattutto un derby alle porte, ancora tutto può succedere.

AVVIO BALBETTANTE - C’è una curiosa statistica che riguarda l’Inter di Leonardo: i nerazzurri con il brasiliano in panchina segnano molti più gol nella ripresa che nel primo tempo, quasi in controtendenza rispetto alla squadra di Benitez, che spesso calava alla distanza. Statistica perfettamente rispettata anche contro il Genoa, quando una brutta Inter, sotto nel primo tempo, ha letteralmente cambiato faccia nella ripresa trovando addirittura due gol nel giro di 2 minuti (4’ e 6’), con la complicità di Eduardo sulla rete del sorpasso di Eto’o dopo un tiro di Pandev respinto malissimo. Decisivi sono stati i cambi operati dal tecnico nell’intervallo, fuori uno spento Stankovic, probabilmente non ancora la meglio della forma, dentro Pandev, che ha lasciato subito il segno: punizione che ha dato il via all’azione del pareggio e tiro respinto male da Eduardo. Finalmente decisivo il macedone, sotto processo per le ultime apparizioni, e vicino anche al gol a metà ripresa (ma lo troverà poco dopo). Ma soprattutto bravo Leonardo a rendersi conto che la squadra era messa male in campo nel primo tempo, poco incisiva con Eto’o troppo largo a sinistra e Pazzini isolato al centro. Con il Pazzo imbrigliato era difficile anche per il miglior Eto’o mettere dentro palloni pericolosi, e così su uno dei tanti contropiede tentati dagli uomini di Ballardini a fine primo tempo ci ha pensato Palacio a punire Julio Cesar.

UN’ALTRA INTER - Musica totalmente opposta, si diceva, nel secondo tempo, quando non solo l’Inter ha saputo ribaltare il risultato nel giro di due minuti, sei dalla ripresa delle ostilità, ma ha addirittura arrotondato il risultato al 12’ ancora con Eto’o, bravo ad andarsene in dribbling e ingannare Eduardo sul primo palo, dopo una palla sciagurata persa da Mesto a centrocampo. Trentesima rete in 38 partite per il camerunese, 18esima in campionato, una media straordinaria. Una prestazione da vera Inter che ha fatto dimenticare in fretta la brutta copia vista nel primo tempo. Ma vale la pena ricordare anche l’impatto che Pandev ha dato alla partita, si diceva delle tante azioni nate dai suoi piedi, e al 26’ della ripresa si toglie anche la soddisfazione di segnare la rete della sicurezza, un 4-1 arrivato al termine di un’azione splendida: palla dentro di Eto’o per Sneijder, rasoterra in mezzo per Pandev che davanti la porta vuota deve solo mettere dentro.

LA FURIA DEL SOL LEVANTE – Al 78’ Leonardo toglie uno stanco e acciaccato Ranocchia, dentro un sempre acclamatissimo (non solo dai tanti giapponesi presenti a San Siro) Nagatomo che esordisce bene e all’86’ si toglie anche lo sfizio di realizzare la sua prima rete nel campionato italiano, una gioia che un giorno potrà raccontare ai nipoti. Fa tutto da solo il velocissimo nipponico: si accentra, resiste a una carica a di sinistro infila Eduardo sotto la traversa. Se finora aveva preso complimenti per la sua gran corsa e l’abnegazione, questa rete rappresenta una sorta di consacrazione per lui. E pensare che a fine primo tempo l’Inter era sotto di una rete… Nel finale c’è tempo per vedere anche il gol del 5-2 segnato da Boselli, all’esordio, ma non cambia molto. Un cinque a due che non lascia molto spazio a commenti o analisi, il campo ha parlato. E la sfida a distanza continua…
 


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