L'Inter e il dilemma Santon: soldi tedeschi o fiducia incondizionata?
Mentre tutte le attenzioni sono rivolte al prossimo addio di Samuel Eto’o, che giovedì dovrebbe svolgere le visite mediche a Roma prima dell’annuncio del suo trasferimento all’Anzhi, in casa Inter non si pensa solo al suo sostituto. C’è un altro problema che andrà risolto entro il 31 agosto, dunque con appena 15 giorni a disposizione: quello relativo al destino di Davide Santon. Il Bambino è sempre a disposizione di Gasperini, ma le recenti dichiarazioni di Marco Branca lasciano intendere che la prossima stagione non vestirà la maglia nerazzurra.
L’interesse nei suoi confronti da parte di altre società c’è, sia in Italia sia all’estero, ma in Corso Vittorio Emanuele la volontà è quella di mantenere il cordone ombelicale che lega il giocatore all’Inter. Per farlo serve una cessione in prestito o, al massimo, in comproprietà senza diritto di riscatto in favore dell’acquirente. Formula ampiamente utilizzata in Italia, che non dovrebbe trovare ostacoli.
Nel nostro paese di club medio piccoli che offrirebbero un posto da titolare a Santon anche in Serie A ce ne sarebbero, ma negli ultimi giorni si sarebbe palesata un’offerta molto interessante per il terzino, proveniente dalla Germania. Lo Schalke 04, carnefice dell’Inter nella scorsa Champions League, avrebbe pronti 10 milioni per strapparle il baby campione di Portomaggiore a titolo definitivo. Cifra considerevole per un ragazzo di belle speranze che però, dopo l’esordio con i fuochi d’artificio, si è perso per strada tanto da ‘costringere’ la società a mandarlo a maturare al Cesena per trovare spazio.
In questi tempi di particolare attenzione al bilancio, durante i quali anche una stella come Eto’o fa le valigie di fronte a un’offerta giudicata rilevante, è difficile ignorare una proposta economica del genere, sempre che sia reale. Dieci milioni di euro rappresenterebbero una plusvalenza a bilancio eccezionale, dal momento che Santon è un prodotto del vivaio nerazzurro, un aspetto che in società di certo non ignorerebbero.
Il dilemma è dunque sul piatto: rinunciare a Davide una volta per tutte ottenendo una somma di denaro cospicua, oppure continuare ad avere fiducia in lui lasciandolo crescere altrove per poi affidargli una maglia dell’Inter quando (e se) sarà pronto, rispondendo picche di conseguenza all’offerta dello Schalke 04? Si trattasse di un altro giocatore, probabilmente non ci sarebbero esitazioni: prendi i soldi e scappa. Ma il Bambino è pur sempre il Bambino…
Non c’è molto tempo per decidere, è una situazione che va presa seriamente in considerazione onde evitare di commettere errori. Poi, che sia concreta o meno la proposta tedesca, appare scontato che l’esterno lanciato da Mourinho dovrà continuare a fare esperienza lontano da Milano. Ma il biglietto sarà di sola andata?
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