L'Inter è tanta roba a Pescara: 3-0 e prestazione di grande personalità
Meglio di così… A Pescara va in scena l’inno al cinismo e al pragmatismo: l’Inter travolge gli abruzzesi all’Adriatico e incamera i primi tre punti del suo campionato, grazie a una prestazione che vive, tra il 17’ e il 19’, la fase decisiva. Risultato che alimenta l’entusiasmo di una squadra non ancora al top, ma con tante opportunità di crescita davanti. Aspettiamo e vediamo che succede, insomma, con il dovuto ottimismo.
Parte bene la squadra di casa, che sospinta dalla fame di alta società e da un pubblico caloroso, costringe i nerazzurri a chiudersi in difesa sin dalle prime battute. Avvio che non promette nulla di buono in casa Inter, dove persino la costruzione della manovra risente dell’aggressività abruzzese. Castellazzi non rischia nulla, ma l’atteggiamento dell’Inter lascia perplessi, così come la distanza tra i reparti. Weiss è un peperino che oltre a mettere in crisi la retroguardia ospite, innervosisce non poco Guarin che di certo non gliele manda a dire. In particolare, è sulle fasce laterali che il centrocampo a tre di Stramaccioni fatica a coprire e impone alla difesa un’allerta superiore alla media.
Poi, però, bastano 2 minuti a spiegare la differenza di tasso tecnico tra le due formazioni: al 17’ Sneijder raccoglie sul secondo palo un taglio basso di Milito e fulmina Perin; al 19’ l’olandese pesca Cassano sul filo del fuorigioco e gli permette di assistere al bacio Milito, per il 2-0. Gancio destro e montante sinistro ai danni del Pescara, che accusa notevolmente il colpo e per alcuni minuti esce con la testa dal campo, esattamente fino al 31’ quando Caprari, in posizione regolare, manda fuori il diagonale del possibile 1-2. Opportunità che al 43’ Castellazzi, con un tuffo spettacolare, nega a un Cascione liberissimo nel cuore dell’area.
Chi si aspetta un Pescara tutto turbo nella ripresa resta deluso: a dominare il gioco è infatti l’Inter, che forte del doppio vantaggio preserva il proprio bagaglio energetico e nasconde il pallone. Sfiorando, tra l’altro, il terzo centro prima con Cambiasso, poi con Guarin. Al 67’ finisce la prima nerazzurra di Cassano, tante buone cose e un assist che gli vale qualche spicciolo in più come da contratto. Simo in fase di rodaggio, quindi si può fare anche meglio. Buona l’intesa con Sneijder, all’apice in occasione dello 0-2. Nella noia generale, graditissima da Stramaccioni, Milito riesce a divorarsi il 3-0 a tu per tu con Perin.
Il Principe però cancella pochi minuti dopo questa nefandezza servendo a Coutinho la palla del terzo gol, così come aveva fatto con Sneijder nel primo tempo. Non male lo score finale dell’argentino: due assist e un gol, non da tutti insomma. Rete preziosa anche per il morale di Cou, ingrigito dall’arrivo del ‘concorrente’ Cassano: il brasiliano c’è e ha voglia di mettersi in mostra. La stessa voglia che ha questa Inter, cinica al punto giusto, pragmatica all’ennesima potenza e bella sufficientemente da strappare applausi. È solo l’inizio, ma dopo 5 anni di digiuno alla prima di campionato ci si può accontentare di un 3-0 in trasferta…