L'Inter riparte con Leo e Ranocchia, ma tra Kakà e Tevez niente illusioni
Leonardo e Ranocchia. Questi i due volti nuovi che l'Inter si prepara ad accogliere - l'uno in panchina, l'altro in campo - da mercoledì, quando alla Pinetina si tornerà al lavoro per preparare un inizio di 2011 da brividi vista la frequenza degli impegni e la loro importanza. C'è una vetta da rincorrere in campionato e un Bayern Monaco all'orizzonte in Champions, ma questo è il momento delle voci di mercato. Andrea Ranocchia è nerazzurro, un giocatore di qualità sopraffina che sarà sicuramente aiutato dal fatto di arrivare subito, così da avere tempo per inserirsi in squadra senza essere catapultato da giugno nella nuova realtà. Andrea al Genoa stava facendo benissimo, ora al fianco di Lucio c'è un Samuel da non far rimpiangere: non carichiamo di troppe responsabilità il ragazzo, ma sicuramente non arriveranno delusioni da una garanzia come Ranocchia. Il sorriso e la nuova mentalità di Leonardo è l'altra arma da cui ripartire, ma per quanto riguarda il mercato bisogna assolutamente sgomberare il campo da alcuni sogni che adesso non valgono quasi la pena di essere anche solo trattati.
PISTA KAKA' - L'illusione forse più grande che si sta cercando di proporre. L'arrivo di Leo viene visto esageratamente come calamita di brasiliani, ma per Ricky - al momento - bisogna riporre le speranze in un cassetto che forse potrà riaprirsi a giugno. Il Real Madrid non intende cedere il giocatore, Mourinho lo reputa il rinforzo ideale da inserire in corsa e il ragazzo sta lavorando duro ormai da mesi per farsi trovare pronto per la maglia blanca e tornare titolare. Nessuna intenzione insomma di mollare adesso, così come la società madrilena che valuta il ragazzo non meno di 35-40 milioni, cifra intrattabile per l'Inter in questo momento. Florentino - come confermato dall'informato Bronzetti - non mollerà la scommessa Kakà così, per adesso c'è da dimenticarselo, lo scenario potrebbe cambiare dopo qualche settimana ma restano comunque ridotte al lumicino le possibilità di vederlo con la maglia dell'Inter a gennaio, se non pressoché nulle. Certo è che, se il club decidesse di mettere in vendita il brasiliano per problemi di abbondanza offensiva o di altra natura, l'Inter sarebbe col Chelsea in prima fila per provare a prenderlo. Una 'sfida' a distanza tra Ancelotti e Leonardo che per adesso, però, non esiste.
IL GIOIELLO DALLA PREMIER - In giornata, le parole di Bronzetti hanno rilanciato le voci su un gioiello in arrivo dalla Premier League. Visto l'indizio di 'una doppietta messa a segno ieri', tutte si sono concentrate su Carlos Tevez: come ha però confermato il Mancio, la punta argentina non si muoverà dal Manchester City perché ha risolto i suoi problemi. A giugno però si può tentare qualcosa, quando Dzeko sbarcherà con ogni probabilità alla corte di Mancini e l'Apaches potrebbe nuovamente chiedere l'addio. Ma adesso bisogna scordarsi anche lui, a meno che il club inglese non rompa con l'odiato agente di Tevez, scenario per ora solo immaginario. Altre piste? La doppietta l'ha messa a segno anche Dimitar Berbatov ma Ferguson non ha la minima intenzione di privarsi del bulgaro, mentre Rafael Van der Vaart non interessa all'Inter in quanto trequartista-copia di Wesley Sneijder.
MA CHI PUO' ARRIVARE? - L'unica soluzione sarebbe quella low cost, o meglio tramite scambio di pedine. Così ovviamente non si muovono grandissimi nomi, ma ad esempio, difficilmente l'Inter demorderà per Alexis Sanchez. L'Udinese ha rifiutato 15 milioni più Biabiany, ma si può ancora cercare di trattare: la pista non è affatto semplice, ma l'idea è quella di cercare un affare simile a costi contenuti per l'esborso in cash, con contropartite che possono diventare preziosissime. Niente illusioni dunque, ma solo la pura realtà.
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