L'operazione Arnautovic puzza di fallimento. Due ipotesi per il futuro
Se non è una bocciatura fragorosa, poco ci manca. L'oggetto misterioso dell'Inter 2009/10, Marko Arnautovic, rimarrà tale. Neanche la vetrina della Coppa Italia, che solitamente è un'opportunità per chi nelle altre competizioni non vede mai il campo, consentirà al popolo nerazzurro di valutare durante un impegno ufficiale questo 20enne attaccante serbo con passaporto austriaco, acquistato dal Twente con la formula del prestito al termine di una trattativa infinita. Ieri Mourinho in conferenza stampa ha rivelato che il giocatore non solo non giocherà nell'undici titolare, ma non figura neanche nella lista dei convocati. La spiegazione più logica potrebbe essere un suo problema fisico che gli impedirebbe di giocare, la realtà appare però diversa e suona, appunto, come una bocciatura.
Per Arnautovic, finora, solo tre amichevoli (bene l'ultima in Liechtenstein, con una doppietta) e una presenza con la squadra Primavera (gol nell'1-1 contro il Milan). per il resto, solo allenamenti dopo tanta convalescienza post-infortunio, rimediato lo scorso maggio quando giocava ancora in Olanda. Oggi Arnautovic, nonostante le grandi aspettative della società, è un corpo estraneo di questa Inter e la sua situazione contrattuale dà fiato a chi considera che il giocatore verrà ceduto a gennaio. La formula con cui è stato acquistato consente all'Inter di restituire il giocatore al Twente senza versare un euro dei 9 milioni pattuiti, anche perché i 720 minuti previsti dall'accordo non sono stati disputati (in realtà, neanche uno). Mourinho non ha mai nascosto le sue perplessità su questo attaccante di oltre 1 metro e 90 e le ha tradotte con i fatti: qualche convocazione, neanche un minuto in campo. Sembrava che la Coppa Italia potesse essere la sua occasione, invece la guarderà da casa, con suo grande rammarico.
Prende corpo, a questo punto, il suo addio alla maglia nerazzurra, ma non è scontato che torni in Olanda. L'Inter potrebbe riscattarlo e girarlo in comproprietà alla Lazio, nel giro di attaccanti che porterebbe Rocchi al Palermo e Cavani all'Inter. I biancocelesti hanno sempre manifestato grande interesse per Arnautovic e sarebbero ben disposti ad acquistarlo versando 4,5 milioni di euro nelle tasche nerazzurre. In questo modo l'Inter darebbe al giocatore la possibilità di scendere in campo e valutare meglio se riscattarlo tra 6 mesi (o quando i club lo stabiliranno) oppure privarsene definitivamente. Scelta dolorosa ma logica, da parte di una società che ha deciso di investire su un giovane di belle speranze ma rischia di bruciarlo da subito. L'alternativa, invece, è ammettere il fallimento di questa operazione di mercato e restituire la punta al legittimo proprietario, affinché trovi altri acquirenti. In questo modo l'Inter risparmierebbe il denaro necessario per altri investimenti (Cavani, Pandev e Toni su tutti) libererebbe spazio per l'arrivo di un nuovo attaccante.