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La crescita senza freni di Barella: uomo ovunque, unisce forma e sostanza. Simbolo dell'Inter europea

di Niccolò Anfosso

"Barella ha giocato un ruolo chiave in entrambe le fasi della partita per l'Inter, in possesso palla e senza. Ha interpretato il ruolo del capitano nella battaglia dei campioni". La descrizione inquadrata dall'UEFA per premiare il centrocampista nerazzurro come migliore in campo della sfida tra City e Inter racchiude il tratto identitario di un giocatore sempre più determinante per Simone Inzaghi. Ebbene sì, Barella sta vivendo un momento di forma invidiabile, dopo la pausa forzata durante la sosta per le nazionali. l

Sta lavorando duramente davanti alla difesa, è migliorato nella qualità delle giocate. Ma non solo: netta crescita nelle vesti di collante tra centrocampo e attacco. Il collegamento positivo all'interno della costruzione di gioco è sempre stato un punto su cui c'era da lavorare, e Barella l'ha fatto senza soluzione di continuità. Rottura della linea per la riaggressione, ottime capacità di letture e una leadership da far invidia. Si carica il collettivo sulle spalle e i numeri espressi all'Etihad inquadrano lo status che ha acquisito: 89% di passaggi riusciti, 62 tocchi (la squadra lo cerca, lui cerca la squadra), 3 palloni recuperati e 2 conclusioni totalizzate.

Tempi addietro gli si rimproverava un eccesso di scompostezza nell'approccio tattico. Un'eccessiva frenesia che lo portava ad andare a tutto gas senza troppi calcoli. Ora il Sistema 1, quello dell'istinto rapido e dell'intuizione immediata, collabora con il Sistema 2, il referente della logica e della ragione. Sorveglia le più disparate zone del campo, tenendole d'occhio contemporaneamente. Un approccio metodologicamente multitasking per il simbolo nerazzurro. Una mezzala tuttofare, che sa unire forma e sostanza. Il simbolo dell'Inter europea che punta a confermarsi in Italia e a volare su alti livelli in campo internazionale.


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