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La rabbia giovane: crescita e rigore negato, Icardi lascia parlare il campo

di Daniele Alfieri

37° minuto di gioco, punizione in attacco per l'Inter: De Rossi, capitano della Roma in assenza di Francesco Totti, tocca Icardi sul volto, poi lo colpisce con un pugno. L'episodio sfugge inizialmente alle telecamere, ma già nell'intervallo viene resa chiara la dinamica del gesto: sarebbe cartellino rosso e rigore, Bergonzi e i suoi assistenti non se ne accorgono. L'intervento a palla giocata costerà a De Rossi la squalifica per prova tv. L'attaccante argentino non protesta e prosegue nella sua partita. Una timida protesta, poi zero lamentele, nessuna reazione, tanto sudore e il lavoro sporco a favorire l'azione dei compagni. Non ha i 90 minuti nelle gambe, per questo Mazzarri lo sostituisce dando spazio al più fresco Botta. Icardi cresce e lo dimostra in campo, il tecnico a fine partita ha le risposte che voleva.

Un'altra buona gara, la prima da titolare dopo il lungo infortunio, a dimostrare che le gerarchie sono ribaltate. Maurito sorpassa Milito e guadagna, almeno fino a giugno, un ruolo da protagonista nella sua Inter, a fianco di Palacio. Una prestazione che sarebbe stata impreziosita da quel calcio di rigore negato nel primo tempo. Intanto stasera è arrivata la prima strigliata per De Rossi: fuori dall'elenco dei convocati dell'Italia per la sfida di mercoledì contro la Spagna, il ct Prandelli è inflessibile, il suo 'codice etico' non fa sconti. In attesa delle decisioni del Giudice Sportivo, che probabilmente colpiranno anche Juan Jesus, autore del pugno a Romagnoli, un primo verdetto che farà sorridere Icardi.

Poco prima un segnale provocatorio era stato lanciato dalla pagina Facebook ufficiale dell'attaccante argentino, che ha pubblicato la foto dell'episodio incriminato. Nessun commento a margine, a parlare è l'immagine. Possibile sia tanta la rabbia dopo il grave gesto rimasto impunito in partita. Maurito attacca, stavolta dai social. Nessuna ulteriore polemica per un episodio da condannare. In campo però è già un'altra storia. Niente reazioni da 'testa calda' per chi la testa ha dimostrato di averla salda sulle spalle. Icardi punta a conquistare Mazzarri e a prendersi definitivamente l'Inter, in vista di un finale di stagione acceso dalla rincorsa all'Europa. Tre i gol segnati dalla panchina, l'assist per Rolando al rientro a San Siro con il Cagliari. A 21 anni Icardi sa di non aver bisogno di conferme. E tutto il resto non lo riguarda.


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