Lasciamo lavorare Mourinho!
E' strano, girovagando per tutte le emittenti calciofile, i giornali, non trovo quella famosa e faziosa classifica, stilata da qualche buontempone che metteva a confronto l'Inter di Mancini e questa attuale di Mourinho. Si faceva il giochino dei punti, ben venga allora, ma stranamente nessuno ne parla. Il motivo? Mou ha superato Mancio in quella "speciale" classifica. Dopo questo doveroso resoconto, in casa Inter c'è un tecnico che lavora su più fronti. Da un lato, tiene alta la concentrazione dei giocatori in vista del rush finale del campionato, soprattutto in un momento della stagione molto delicato e molto duro per noi, come dimostra l'andamento dello scorso anno, dall'altro lato, Josè Mourinho veste i panni del pianificatore, ovvero tesse la tela per la prossima campagna acquisti.
La fantomatica lista di acquisti, che a qualcuno piace pubblicare in determinate situazioni, non è che la prova della voglia dell'allenatore lusitano, di portare l'Inter nell'elite del calcio mondiale, visto che in Italia, almeno in questo periodo, lo è già. Per vincere la Champions League, c'è bisogno di due o tre ritocchi importanti, non il Quaresma o Mancini di turno (una stoccata per te caro Mou), ma di "top players", termine tanto amato dal portoghese. Ma gli acquisti, non saranno ottenuti soltanto dal portafoglio di Babbo Moratti, anzi, forse il presidentissimo nerazzurro, sarà ben lieto di accontentare tutte le richieste nerazzurre dello "Special One", a patto che si lasci il campo libero non solo per il fronte acquisti, ma anche e soprattutto per quello delle cessioni. Inoltre, solo Mourinho può calmare, curare, il "mal di pancia" di Ibrahimovic, che con il tecnico nerazzurro, ha un rapporto "speciale". La Champions League non la si vince senza programmazione, per questo, caro presidente, cari tifosi, lasciate lavorare Mourinho.