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Le confessioni di Matrix: dal Milan alle scarpe in faccia per Balotelli

di Christian Liotta
Fonte: Premium Calcio

"Nella stagione 2005-2006 fui molto vicino a finire al Milan". E' l'ammissione, un po' clamorosa, di Marco Materazzi. Il difensore dell'Inter,  all'interno di un'intervista esclusiva che andrà in onda domani su Premium Calcio alle ore 21.00 all'interno di "La tribù del calcio", rivela i retroscena e il perché quell'accordo è poi sfumato: "Mancini non mi vedeva, voleva che me ne andassi: c'era anche il Villarreal che mi cercava, mentre a me premeva soprattutto andare a giocare per guadagnarmi il Mondiale. Non ho problemi ad ammetterlo: fui vicinissimo a firmare col Milan, poi però parlai con Lippi, il c.t. mi disse di non preoccuparmi, che un posto tra i 23 me l'avrebbe dato comunque e quel colloquio fu la mia fortuna. Decisi di restare dove il cuore mi diceva di stare, Lippi mantenne la promessa, mi portò in Germania e poi quel che successe lo sapete".

L'intervista è anche l'occasione per Matrix per fare chiarezza sull'incontro con Zinedine Zidane a Milano alla vigilia di Milan-Real Madrid: "Stavo uscendo dall'albergo - racconta Materazzi - quando qualcuno cercò di fermarmi: c'è un problema, mi dissero, c'è Zidane che sta parcheggiando proprio a fianco della tua auto. Risposi che non vedevo dov'era il problema; uscii, mi trovai di fronte a Zidane e sfruttai l'occasione per dirgli delle cose, cose che sappiamo io e lui, che restano tra noi. Diciamo che sono stato io a parlare di più e quando lui alla fine mi ha allungato la mano, io l'ho tenuta stretta e non l'ho mollata fino a che non mi ha guardato bene in faccia. Era quello che volevo. È andata così, per me è stato bello: per lui non so". Con Mario Balotelli, prosegue Materazzi, è stato un rapporto a suo modo schietto, ma di stima: "Uno schiaffo e una scarpa in faccia gli sono arrivati; ma quando l'hanno operato, ed era in ospedale, c'ero io a mezzanotte a fargli compagnia e ad andare a prendergli le merendine alla macchinetta". Infine, una battuta sul duello con Ibrahimovic: "Lo scontro nel derby? Semplicemente io mi sono fermato per non fargli del male, lui invece no. Ma va bene così".
 


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