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Le tre avversarie dell'Inter nel Girone D: pregi e difetti di Benfica, Salisburgo e Real Sociedad

di Redazione FcInterNews.it

Oggi si sono svolti i sorteggi della Champions League 2023/24, l’ultima edizione con il formato a 32 squadre. L’Inter vicecampione d’Europa è stata inserita nel gruppo D insieme a Benfica, Salisburgo e Real Sociedad. Conosciamo meglio le 3 avversarie dei nerazzurri:

BENFICA

Chi non muore si rivede. Dopo l’eliminazione ai quarti di finale della scorsa edizione grazie al 2-0 dei nerazzurri in Portogallo e al pareggio 3-3 a San Siro, il Benfica dell’ex Joao Mario ci riprova con tante novità in rosa specialmente nel reparto offensivo. I campioni di Portogallo hanno perso il loro riferimento davanti nonché uno dei migliori giocatori della passata stagione: Gonzalo Ramos, volato a Parigi in prestito. L’anno scorso l’ex numero 88 aveva segnato 3 gol e fornito 3 assist in 10 partite di Champions. Ora al centro dell’attacco c’è Arthur Cabral ex Fiorentina, giocatore che con i viola ha segnato 17 gol in tutte le competizioni, e che viene spesso scortato nel 4-2-3-1 scelto da Schmidt da Rafa Silva, bandiera del Benfica e giocatore pericoloso per la sua intelligenza e qualità. Il numero 27 non dà punti di riferimento e svaria su tutto il fronte d’attacco con imprevedibilità. E poi non possiamo dimenticare che in fascia corre un campione del mondo come Angel Di Maria, esterno di livello superiore che può sempre fare la differenza quando si accende. Da segnalare infine anche Silva, giovane difensore che affianca Otamendi. Il punto di forza di Di Maria è compagni è sicuramente la qualità dal centrocampo in sù e nel giro palla. Gli uomini di Simone Inzaghi però sanno come giocare e batterli, mettendo in campo qualità e rapidità nelle scelte, nonché un’aggressione feroce in fase di non possesso per evitare che il Benfica avvolga i nerazzurri nella sua ragnatela di passaggi. 

SALISBURGO

Salisburgo-Milano, abbonamento annuale rinnovato. Il Salisburgo dopo una stagione ritorna a San Siro da campione d’Austria in carica. Sta volta per affrontare l’Inter invece del Milan, con cui il 2 novembre 2022 ha perso 4-0. All’andata era finita 1-1, con gol di Noah Okafor, attaccante fisico svizzero passato proprio al Milan in questa finestra di mercato. Salisburgo che è orfano anche di Benjamin Cesko, prima punta passata al Lipsia, che nella scorsa stagione ha segnato 18 gol conditi da 4 assist in 41 partite. Occhio però a Karim Konaté, 19enne ivoriano che ha della velocità la sua caratteristica principale e che non ha alcuna paura a puntare l’avversario continuamente. Quest’anno è partito fortissimo con 4 gol in 5 partite, dimostrando il suo valore anche nell’amichevole vinta dall’Inter 4-3. Da segnalare anche Kjaergaard, centrocampista classe 2003 motore del gioco. La squadra allenata da Struber è costruita per attaccare e sbilanciarsi speso in avanti. Inevitabilmente concede qualcosa dietro nel suo 4-3-3 e l’Inter può sfruttare gli spazi in campo aperto, oltre a poter far male grazie alla relativa staticità della linea a 4 dietro. 

REAL SOCIEDAD

La Real Sociedad è la squadra più abbordabile delle 3, ma nasconde grosse insidie soprattutto nella partita che si disputerà in Spagna. Andiamo con ordine. Nonostante sia arrivata quarta in Liga l’anno scorso dopo un grande campionato, grazie ai pochissimi gol subiti, quest’anno è partita male con solo 3 pareggi in 3 partite. In attacco è Mikel Oyarzabal il giocatore che può spostare gli equilibri: numero 10, ala sinistra a cui piace molto giocare tra le linee, nazionale spagnolo. Lo abbiamo ammirato con le Furie Rosse durante l’europeo 2021. La passata stagione non ha giocato tanto a causa della rottura del crociato, ma ora è tornato ai suoi livelli. Le geometrie dei baschi passano dai piedi di Mikel Merino, altro nazionale spagnolo, centrocampista molto tecnico e intelligente. La squadra di San Sebastian ha perso però David Silva e Alexander Sorloth, due giocatori chiave in attacco nella passata stagione. Infine, il senso di appartenenza di tutti i componenti squadra e dell’ambiente circostante non è da sottovalutare: il fattore stadio avrà un peso specifico molto alto. L’estadio de Anoeta infatti, gioiellino da 40mila posti, è uno dei più caldi d’Europa. Dentro questo tempio del calcio l’identità basca viene fuori in tutta la sua fierezza. Barella e compagni dovranno essere bravi a reggere la pressione e l’atmosfera, sfruttandola per caricarsi e portare a casa i 3 punti.

Riccardo Despali


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