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Leonardo e le due esclusioni doc: solo un forte segnale alla squadra

di Alberto Casavecchia

La rinuncia di Leonardo ai due ‘dissidenti’, ovvero Maicon e Thiago Motta, ha natura esclusivamente tecnica. Il tutto è bene dirlo prima che i due in questione entrino nella spirale delle voci che li vedono come agnelli sacrificali della ricostruzione nerazzurra, prevista per la prossima estate. Il terzino e il centrale di centrocampo brasiliano sono stati ‘puniti’ da Leo perché nell’allenamento di due giorni fa non si sono impegnati a dovere, e il tecnico non si è sentito sicuro, non aveva quelle certezze tali da poterli schierare nella partita della rinascita, quella di stasera a Parma. Il tecnico brasiliano vuole la massima concentrazione. Ha capito che le prossime gare sono decisive, non solo per il futuro della squadra in questa stagione, con il campionato e la Coppa Italia come obiettivi (chi più, chi meno) fattibili, ma anche per il suo futuro sulla panchina nerazzurra.

Leo vuole la massima concentrazione. Non vuole che i suoi si distraggano. Un segnale forte da far recepire anche alla squadra che deve ritrovare la compattezza e la voglia, in un periodo in qui la spia gialla della riserva si è illuminata. Un segnale che la squadra deve recepire, che deve trasformare in rabbia agonistica, quella che serve per affrontare al meglio un finale di stagione che in pochi immaginavano così. Thiago Motta e Maicon non sono diventati inadatti di punto in bianco: magari si saranno anche allenati con il freno a mano tirato, visti alcuni probabili problemi fisici, che si trascinano sin dall’inizio della stagione. Leonardo ha capito e ha preferito tenerli fuori.

Il tutto può essere ricondotto a una scelta di turnover. I due, che non vengono da una stagione al massimo delle loro prestazioni, per vari motivi, hanno speso tantissimo dall‘arrivo di Leonardo ad oggi. Sono diventati gli uomini imprescindibili del tecnico brasiliano che su di loro ha scommesso in maniera ceca. Probabile che li voglia freschi e riposati per la gara di martedì con la Roma. Dopotutto la Coppa Italia è un trofeo alla portata che, specie quest’anno, nessuno vuole lasciare per strada.
 


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