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L’Inter del futuro: tra bilanci in attivo, vivaio e altri trofei da vincere

di Alberto Casavecchia
Jonathan Biabiany, questa è la sua occasione

Per fare una citazione filosofica ed applicarla nel calcio moderno useremmo tranquillamente l’aforisma del pensatore greco Eraclito, che afferma che il tutto scorre e si rinnova. Alla filosofia della Grecia Antica si riallaccia anche l’Inter che, nonostante le vittorie gratificanti e storiche del presente, dà un occhio anche al futuro, un futuro in cui vigerà il Fair Play Finanziario ed i conti dovranno presentare parità tra entrate ed uscite. Motivo per il quale Massimo Moratti, già da quest’anno, si priverà di uno tra Mario Balotelli e Maicon, per arrivare preparato alla nuova situazione ed essere potente a livello economico, nel giro di pochi anni. L’Inter, in questi mesi di calciomercato, ha messo a segno colpi per il futuro: ad esempio quelli dal Parma di McDonald Mariga,  23enne keniota, acquistato in due metà tra gennaio e giugno. Con lui i nerazzurri hanno riscattato Jonathan Biabiany, ripreso in fretta dal Parma.

Il francese è un ragazzo interamente nerazzurro, cresciuto nel vivaio, e mandato in giro tra Serie B e Serie A, in Emilia, tra Parma  e Modena, per fare esperienza prima di tornare e cercare di conquistare la fiducia di Benitez. Per quanto riguarda il talento, Branca ed Ausilio si sono assicurati, Philippe Coutinho che, per espressa volontà della società, resterà in nerazzurro e non verrà girato in prestito. Il brasiliano classe ’92 sta stupendo tutti ad Appiano Gentile, con i suoi cambi di passo che ricordano tanto Kakà e la sua tecnica individuale purissima. Con Benitez può crescere esponenzialmente, visto che Rafa è bravo nel reinventare i calciatori e potrebbe convincerlo a giocare anche defilato.

Per quanto riguarda il pacchetto difensivo, Andrea Ranocchia rappresenta il dopo Samuel-Lucio. L’Inter se lo è assicurato, ma per ora dovrà fare un po’ di esperienza in più a Genova, visto che l’infortunio subito al ginocchio ne ha rallentato l’arrivo a Milano. La dirigenza ha pensato bene a farlo riprendere al 100% prima dell’approdo in nerazzurro. Dalla Lazio è giunto invece il classe 1991 Marco Faraoni, che ha accettato il trasferimento a Milano, nonostante le prime resistenze di Lotito. Il ragazzo, che negli scorsi mesi abbiamo imparato a conoscere, attraverso FcInterNews.it, ha riscontrato i consensi unanimi della dirigenza nerazzurra. La stessa dirigenza che monitora con dovizia i ragazzi nerazzurri in giro; Emiliano Viviano, a metà col Bologna, potrebbe essere il numero uno per il dopo Julio Cesar. Il ragazzo, a Bologna, ha dimostrato le sue qualità tra i pali ed in Emilia affinerà ancora le sue qualità e farà maggiore esperienza.

La stessa che farà a Crotone Vid Belec, estremo difensore sloveno classe 1990. Il vivaio nerazzurro esporta giovani talenti, tra cui Renè Krhin, anche lui prossimo al prestito al Bologna , senza dimenticare il bomber della Primavera Mattia Destro, classe 1991, oggi al Genoa, e Luca Caldirola, in Olanda al Vitesse, oltre ai giovani nigeriani Joel Obi ed Obiora Nwankwo, il primo lo scorso anno in odore di convocazione in prima squadra, agli ordini di Mourinho. Con un occhio alla punta Dell’Agnello e a Lorenzo Crisetig, tutti punti fermi della Primavera di Fulvio Pea.

La crescita e la visibilità di questi giovani è senza dubbio merito di Marco Branca e soprattutto di Piero Ausilio e del Capo osservatore Pierluigi Casiraghi, abili a scoprire queste promesse e a metterle a disposizione dei capaci tecnici del settore giovanile nerazzurro, dove hanno lavorato, con egregi risultati Daniele Bernazzani e Beppe Baresi, capaci di tirare su talenti come i vari Davide Santon e Goran Pandev, senza dimenticare quel Mario Balotelli che, se dovesse partire porterebbe nelle casse nerazzurri 35 milioni, segno inequivocabile dell’ottimo lavoro fatto da tutti i componenti dello staff tecnico e dirigenziale nerazzurro, il quale vede sempre lontano, sempre avanti, attingendo da un serbatoio incredibile come quello della Primavera nerazzurra che sforna i campioni del domani, coloro che dovranno proseguire la scia iniziata da capitan Zanetti e compagni.


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