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Ljajic: "Assist a Kolarov meglio della rete. Vi dico come è andata con Miha"

di Lorenzo Peronaci

Al termine della gara vinta dalla Serbia per 2-0 contro l'Albania, l'attaccante dell'Inter Adem Ljajic si è concesso a una lunga intervista ai microfoni di Novosti. Ecco le sue parole:

Cosa preferisci, l'assist per Kolarov o il gol del 2-0?
"Francamente, preferisco l’assist al 91’ per Kolarov. Abbiamo giocato bene per tutta la gara, in alcune situazioni non abbiamo avuto fortuna. Il gol nei minuti di recupero è venuto come una grande ricompensa per lo sforzo fatto e quello che abbiamo fatto negli ultimi sette giorni precedenti".

Dal 2010 la Serbia ha cambiato tanti allenatori, che impressione ti hanno lasciato? Quali sono le tue impressioni sulle Mihajlovic, Drulovic, Advocaat e Curcic?
"Sono tutti esperti, di alto livello. E’ stato davvero un grande onore lavorare con tutti".

L'episodio con Mihajlovic, tuttavia, è il più ricordato: quando avresti dovuto cantare l'inno. E’ vero che ora ci sono altre cose più importanti?
"Non vorrei entrare in quel dettaglio con l'inno. So che i tifosi in Serbia sono interessati a questi dettagli. Per me è importante essere di nuovo con la squadra, poter parlare di calcio e fare un buon calcio. Possiamo giocare meglio di quanto fatto in queste qualificazioni. Mi dispiace che la nostra qualità reale non si sia vista sul terreno di gioco. E, per quanto riguarda l'inno nazionale, queste cose riguardano il passato. Pensiamo al futuro".

Oggi con Mihajlovic sei nello stesso campionato, la Serie A. Se vi incontrate per caso in città, a Milano, che succederebbe?
"Le persone sono in errore se pensano che io e Mihajlovic abbiamo litigato. Non è così. Lui aveva le sue idee, io le mie. Lo ammetto, forse anch'io ero un po' immaturo, forse sono stato precipitoso nel fare alcune dichiarazioni. Ma, ripeto, adesso è importante giocare per la Serbia, che sia con buone prestazioni o con i gol".

Non parteciperemo agli Europei in Francia, ma come vedi le qualificazioni per il Mondiale in Russia?
"Si annuncia il ringiovanimento della squadra. Ora c’è un grande gruppo di persone che saranno leader nella selezione che giocherà per le qualificazioni per la Coppa del Mondo in Russia nel 2018. Solo alla fine delle qualificazioni è venuto fuori il vero valore della Serbia e quello che avremmo potuto fare. Mi piacerebbe che la nostra squadra fosse temuta da tutti per le qualificazioni ai Mondiali".

Ogni giovane giocatore ha il suo idolo. Quando avevi 19 anni eri del Partizan e avevi firmato un pre-contratto con il Manchester United, allenandoti nel 2010 con Cristiano Ronaldo. Di qui la domanda: Ronaldo o Messi?
"Per me Ronaldo. Mi sono allenato con lui, è un professionista sa leggere bene il gioco. Mi dispiace che non possa venire a Belgrado, altrimenti avremmo visto chi è più forte qui (ride, ndr)".


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