Lo scout Casiraghi: "Così ho preso Alborno, che forza! Su Coutinho..."
Dietro le quinte c'è chi lavora duro per i successi di una società. A rappresentare l'Inter per lo scouting giovanile c'è un signore di cui si parla poco, ma che è la mente delle operazioni migliori a livello giovanile della società nerazzurra che hanno portato il vivaio dell'Inter a diventare uno dei più all'avanguardia d'Europa. Questo è Pierluigi Casiraghi, soltanto omonimo dell'ex c.t. dell'Under 21, ascoltato da Sky per tante curiosità. E si parte da Mario Balotelli: come arrivò a Milano SuperMario? "Balotelli lo conoscevamo tutti, vinceva le partite da solo ma era nominato come un 'bullo' della squadra, uno che se prendevi rappresentava una sorta di arma a doppio taglio. Era un rischio, insomma, noi lo prendemmo all'ultima di mercato, c'era questa possibilità ma con dei dubbi annessi, io mi presi la responsabilità e dissi: 'Lo sistemiamo noi'. A quel punto Mario, dopo un mese con noi dell'Inter, affermò: 'Sono io che ho sistemato voi!'". Il lavoro di scouting, con i mezzi odierni, è sicuramente complesso: "Siamo estremamente soddisfatti del nostro lavoro, ormai non c'è più tempo per riflettere su un giocatore perché chiunque può soffiartelo per un attimo. E' un innamoramento a prima vista, nello scouting devi fidarti subito del tuo istinto, e questo è frutto di anni ed anni di partite viste dal vivo con il confronto di quelli che hai già in casa, servono elementi migliori altrimenti si perde tempo".
L'ultimo colpo in ordine di tempo è Rodrigo Alborno, arrivato dalla Libertad Asuncion, che si aggregherà alla prima squadra solo a luglio: "Rodrigo è un paraguaiano, ha giocato già in Libertadores. Personalmente l'ho visto in quadrangolare in Perù, giocava da esterno sinistro basso ma mi ha impressionato per forza e voglia di mettersi in evidenza. Abbiamo accelerato e deciso di prenderlo quando scoprimmo della madre con passaporto spagnolo, non c'erano più dubbi sulle qualità del ragazzo, basta una gara per impressionarti. C'erano tante squadre su di lui, su tutte il Benfica, ma abbiamo deciso di prenderlo con Piero Ausilio, chiudendo da un po' l'operazione che è quindi recentissima". Battuta finale su Philippe Coutinho, una scommessa ancora da vincere: "Il ragazzo ha qualità incredibili. Lo abbiamo preso quando giocava con i pari età e faceva la differenza, qui paga l'apprendistato iniziale, è normale. Ma gli ho visto fare delle cose da fenomeno che dà spettacolo, un talento bello da vedere, fuori dal comune".