Lo slalom dei record di Lukaku, la duplice conferma di Sanchez: l'Inter torna al sorpasso
Vincere per non pensarci più. Sarà stato questo il messaggio alla squadra di Antonio Conte prima dei tre punti che i suoi hanno raccolto contro il Genoa, nell’anticipo di sabato. In una partita dai ritmi blandi e compassati, a svettare è la classe dell’Inter: la doppietta di Lukaku e il tap-in di Sanchez regolano un Genoa stremato dalle ultime tesissime gare, regalando tre punti decisivi per il contro sorpasso all’Atalanta. Con l’incastro di risultati utili, l’Inter potrebbe chiudere la pratica del secondo posto già martedì contro il Napoli, a San Siro. Segnali positivi, quando ormai l’attenzione mediatica è all’impegno contro il Getafe in Europa League del 5 agosto. Un passo alla volta, verso nuovi traguardi.
GIGANTE - Romelu Lukaku ha scritto una pagina importante della propria storia. Ieri ha segnato il ventiduesimo e ventitreesimo gol in stagione, superando giocatori come Amedei e Diego Milito al loro esordio con la maglia nerazzurra. Il totale della stagione sale a 29, l’annata più prolifica di sempre per il bomber belga. Che rappresenta, per leadership e tecnica in campo, l’acquisto più azzeccato del primo anno della gestione di Antonio Conte. E forse il suo rendimento, oltre alla spasmodica volontà di Conte di averlo con sé, convincerà l’Inter a ritoccare gli obiettivi di mercato sulla base dei desiderata del suo tecnico, che potrebbe portare la squadra a toccare quota ottanta punti, risultato che non si vedeva dal 2009/10. Quando l’Inter vinse lo Scudetto.
La doppietta di Lukaku racconta il connubio che il belga può sprigionare in campo: uno strapotere fisico che azzera Zapata in occasione della spizzata e la coordinazione feroce con cui Big Rom conclude lo slalom gigante nell’area del Genoa, quando si libera di due difensori e insacca con il piatto sinistro alle spalle di Perin. Un giocatore devastante che ha segnato gol simili in stagione: contro il Napoli, contro il Brescia. Tutti decisivi.
CONFERMA - Conte l’ha fatto rifiatare, ma nel momento del bisogno ha pensato a lui: Alexis Sanchez ha risposto presente, aiutando l’Inter a chiudere una partita nel momento in cui sono mancate le energie. La Maravilla continua il suo stato di forma straripante, con un gioco che cuce le fasi d’attacco dell’Inter e crea totale imprevedibilità nella manovra. Il gol che segna su assist di Moses è il suggello a un periodo importante che conferma due aspetti: il suo crescente peso nell’attacco interista e la sua voglia di rimanere a Milano, con un tecnico che ha saputo valorizzarlo come non gli succedeva da tempo. Sanchez è un lusso per questa squadra, se parte dalla panchina ma una necessità quando Lautaro Martinez non ingrana. Il Toro continua a litigare con le fasi della gara, perdendo contrasti che fino a qualche mese fa lo vedevano vincente e rassegnandosi a delle giocate estemporanee. La sua curva di crescita sembra essersi fermata, ma il guizzo è sempre in agguato. Conte lo coccola e lo aspetta. Nel frattempo, spazio a Sanchez.
SORPASSO - Sono le ultime curve della stagione e l’Inter deve essere brava a chiudere nel migliore dei modi un campionato “in cui hai seminato più di quanto hai raccolto”, per citare Antonio Conte. Che a fine gara si è tolto più di un sassolino dalla scarpa, sostenendo che “nell’ultimo periodo si è voluto vedere solo il bicchiere mezzo vuoto”. Che probabilmente è vero, ma questo perché la sua squadra (e la storia di Conte stesso) avevano creato un’aspettativa che faceva sognare qualcosa di più di un secondo posto combattuto contro l’Atalanta e la Lazio. Il maggior numero di punti in trasferta (40), la statistica che vede l’Inter prima in classifica per punti conquistati a fine primo tempo, senza dimenticare il fatto d’avere la miglior difesa del campionato: tutto questo, unito a una Juventus claudicante, potevano far presagire un finale diverso.
Ma il percorso verso la gloria è irto e pieno di insidie. La strada è ancora lunga, l’importante è rimanere fedeli allo spirito con cui questa rincorsa è iniziata. L’Inter deve vincere due partite, poi l’Europa. E alla fine si tireranno le somme.
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