Lo Spaccamontagne cambia le carte. Mudingayi torna e Mazzarri ride
L'incubo, almeno per lui, pare finito: dopo una stagione davvero da dimenticare per i ripetuti guai fisici culminati con la rottura del tendine d'Achille, le cui ripercussioni si sono sentite anche all'inizio di questo campionato, adesso è pronto a dare il suo contributo alla causa di Walter Mazzarri. Parliamo ovviamente di Gaby Mudingayi, che alla ripresa del campionato sarà completamente disponibile dopo mesi di calvario. Così come avvenuto per Diego Milito, infatti, anche il centrocampista belga di origini congolesi ha avuto l'opportunità di fare il tagliando con la Primavera di Salvatore Cerrone, mentre sabato è stato uno dei protagonisti dell'amichevole contro i ticinesi del Locarno.
Anche se, va precisato, il test contro la formazione di Stefano Maccoppi non era ovviamente il massimo dal punto di vista dell'agonismo e nemmeno troppo probante fisicamente, bisogna dire che Mudi ha fornito sensazioni positive: schierato in mezzo al campo dall'inizio, l'ex Bologna e Torino, anche se al cospetto di avversari non trascendentali ha fornito una prova di grande ordine e sostanza. Ha fatto valere quando è servita anche la sua dirompente forza fisica, quella che gli è valsa il nickname di Spaccamontagne, chiudendo bene ogni varco e quando ha potuto si è disimpegnato positivamente anche in fase di sostegno all'azione offensiva. Rischiando poco e nulla nel complesso.
Mazzarri ha sicuramente sorriso vedendo la prestazione del giocatore, anche perché ha capito che col recupero a tutti gli effetti del giocatore classe 1981, il tecnico di San Vincenzo potrà avere a disposizione una carta in più per il proprio centrocampo. Una carta che potrebbe rivelarsi preziosa tanto quanto un jolly; Mudingayi nel dopo-partita ha affermato di sentirsi all'80% della condizione, ma già a questa percentuale la sua presenza potrà rivelarsi assolutamente utile. Soprattutto per un motivo: col suo recupero Mazzarri ha finalmente a disposizione quella che può essere l'unica alternativa a plausibile a Esteban Cambiasso, una condizione che in attesa del mercato di gennaio si rivelerà addirittura fondamentale. Perché potrà consentire all'argentino non solo di poter rifiatare, ma anche di potersi esprimere in una posizione diversa all'interno del centrocampo, da mezzo sinistro, ipotesi già realizzabile nel match di domenica sera contro il Torino qualora si volesse dare fiato a Saphir Taider. Inoltre, la sua presenza darà sicuramente più muscolarità e forza alla mediana, che con una diga del suo calibro potrà godere di maggiore protezione quando ci sarà da proiettarsi in avanti.
L'effettivo recupero del belga, comunque, non preclude eventuali interventi di restyling sul mercato di gennaio, considerando che Patrick Olsen, pur con tanta buona volontà, difficilmente potrà ritagliarsi uno spazio importante in questa squadra già adesso (ipotesi prestito per lui), mentre Zdravko Kuzmanovic non ha mai del tutto convinto e a gennaio potrebbe nuovamente essere messo in lista di partenza. E nemmeno chiude del tutto la porta ad un arrivo di un altro elemento qualitativo come potrebbe essere Fernando del Porto. Ma almeno fino a quel momento, la presenza di uno come Mudingayi può dare al gruppo nerazzurro qualche certezza in più per affrontare serenamente il resto del 2013.