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Longo: "Esterno come Eto'o? Sì, ma meglio punta. E quando Strama..."

di Christian Liotta

Samuele Longo ripercorre per Inter Channel le emozioni di uno dei momenti chiave della cavalcata vincente dell'Inter nella Next Generation Series, la partita contro il Psv Eindhoven: "E' stata la partita dove abbiamo cominciato a crederci un po' di più dopo la sconfitta per 7-1 contro il Tottenham". La partita inizia col gol clamoroso di Bessa, partito da centrocampo: "Sì ha fatto un gol clamoroso, poi siamo andati sul 2-0 con un mio gol. Purtroppo Melgrati ha fatto due brutti errori e loro hanno pareggiato, ma alla fine è arrivata la mia rete che ha portato la vittoria". 

Per Longo quella fu una partita straordinaria, ma tutta la stagione è stata contraddistinta da gol pesantissimi. Ma Longo ha qualche rimpianto? "No, va bene per come è andata, poi è chiaro che si può sempre migliorare come numero di gol. Ma alla fine va bene così". Longo parla anche della sua esultanza molto particolare: "E' un gesto nato con la mia ragazza, che vuole che le dedichi tutti i miei gol. E' un gesto che non vuol dire nulla di per sé...". "Dopo la partita con il Psv - aggiunge - abbiamo fatto una serie di risultati positivi. Con la gara di Lisbona è scattato qualcosa, e siamo riusciti addirittura a vincere".

A proposito delle Final Four di Londra, viene rivelato un retroscena: "Stramaccioni mi chiama accanto a sé in aereo, e in quelle partite da punta mi ritrovo attaccante esterno. Mi piace, sì, però mi trovo meglio a giocare come punta centrale" E stuzzicato da Alessandro Villa che ricorda che Eto'o fece anche l'esterno ha ribattuto: "Se lo fa lui, posso farlo anch'io". Che posto avrà la NGS nella sua carriera? "Sicuramente avrà un posto importante nei miei ricordi". E gli insegnamenti di mister Stramaccioni? "Stramaccioni mi ha dato tanti insegnamenti sul campo ma anche umani. E lo ringrazierò per sempre, come tutti i miei compagni". 


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