Luc e Ricky, da Dublino indicazioni contrapposte per i nuovi arrivi
Nonostante la secca sconfitta contro il Manchester City, avvantaggiato da un miglior rodaggio e dalla disponibilità dei titolari (in attesa di Aguero), Gian Piero Gasperini ha raccolto molti appunti interessanti dalla trasferta irlandese dell’Inter. Un torneo impegnativo, in cui si è giocato seriamente e le botte non sono state risparmiate, proprio quello che ci voleva per preparare la squadra a una sfida deluxe come quella di Pechino contro il Milan. Le amichevoli con i dilettanti o avversari nettamente inferiori aiutano, ma solo assaggiando il clima agonistico i giocatori possono prepararsi al meglio agli impegni che contano. Tra questi, due sono stati gli osservati speciali, perché giovani, nuovi arrivati e responsabilizzati da tante aspettative: Luc Castaignos e Ricardo Alvarez.. Entrambi hanno avuto spazio durante il torneo di Dublino, ma le loro prestazioni sono state diverse: pollice su per l’ex Feyenoord, pollice giù per l’argentino.
RAPIDO ANCHE NEL SORPRENDERE - Castaignos ha mostrato lampi di gran classe nonostante i 19 anni e la scarsa esperienza internazionale. Lo stesso Gasperini si è detto soddisfatto, soprattutto per il modo in cui il ragazzo ha saputo interpretare i dettami tattici che il tecnico gli ha impartito. Grazie a un fisico longilineo e rapido, ma ben strutturato, l’olandese ha dimostrato di essere già in forma e di poter ambire a maggiore visibilità in questa Inter d’agosto, magari per guadagnare crediti in vista dell’inizio vero delle danze. Va considerato che giocando da punta esterna, Luc ha saputo interpretare le richieste di Gasp: tanto movimento, recuperi difensivi, molti tagli e ricerca della profondità. Il gol contro il Celtic nasce da una delle iniziative offensive più gradite dall’allenatore di Grugliasco: l’inserimento tra le linee con rapida verticalizzazione. Giocata eseguita alla perfezione, a conferma della facilità con cui Castaignos è riuscito a entrare nella testa del suo tecnico. Bilancio molto positivo, dunque, per lui, con la tentazione di rivederlo in campo al più presto.
MARAVILLA FINO A UN CERTO PUNTO - Meno soddisfacente invece la trasferta dublinese di Ricky Maravilla Alvarez, anche un po’ in ritardo rispetto a Castaignos dal punto di vista fisico, e un po’ imballato nei movimenti. La volontà c’è e si vede, ma il piede mancino non sempre risponde rapidamente alle intenzioni della testa. Qualche imprecisione di troppo, conclusioni forzate dalla distanza (che testimoniano, comunque, grande fiducia nei propri mezzi) e un rodaggio ancora da ultimare sintetizzano lo score di Alvarez, che ovviamente non va bocciato ma sostenuto ulteriormente affinché si inserisca meglio negli schemi dell’Inter e guadagni punti alla voce condizione fisica/lucidità. Come per Castaignos, anche nei confronti di Alvarez c’è grande curiosità e interesse, anche in virtù di un investimento economico di certo rilevante da parte della società.
UN DERBY CHE VALE CREDITI - Società che è ancora alla ricerca di un rinforzo offensivo che, in teoria, dovrebbe essere l’esterno titolare nel 3-4-3 di Gasperini (Palacio resta in pole position, ma Tevez…). Nel frattempo, i due nuovi arrivati stanno cercando, con alterne fortune, di ottenere quel posto ad interim, sperando, chissà, in un’assunzione a tempo indeterminato qualora le condizioni fossero propizie e il mercato non regalasse un ulteriore rinforzo. Tempo per convincere Gasperini ce n’è ancora, e all’orizzonte si scorge la sfida contro il Milan che, per Castaignos e Alvarez, potrebbe valere molti crediti da spendere nei tornei che contano.
- La riproduzione anche parziale dell'articolo è consentita solo previa citazione della fonte FcInterNews.it. I trasgressori saranno segnalati a norma di legge.