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Lucio: "Giochiamo in una grande squadra, ognuno di noi è importante"

di Fabio Costantino
Fonte: Inter.it

Come previsto Josè Mourinho non ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara, in vista di Sampdoria-Inter, demandando il compito a un suo giocatore. Se prima di Inter-Napoli ha parlato Cambiasso, stavolta è il turno di Lucio, protagonista della bella prestazione contro i partenopeiSono molto felice della mia prestazione contro il Napoli. "Ho messo a segno il mio primo gol in questa squadra ed è stata una rete importante soprattutto perchè ha portato alla vittoria. So di poter contare sulla fiducia del mister, questo mi rende felice. Ho giocato molto, ma alcuni giocatori non sono stati utillizati a causa di infortuni. Io resto sempre a disposizione del mister, ma tutti siamo egualmente importanti. Giochiamo in una grande squadra e il contributo di tutti è fondamentale. L'inizio di stagione è stato certamente buono, ma poteva essere anche migliore. Sono felice di come stanno andando le cose, sto acquisendo una buona continuità".

Lucio approfitta di questa vetrina per rispondere anche a domande sul suo recente passato, il Bayern Monaco: "In Germania sono stato davvero bene, ma ora sono felice allo stesso modo di essere un giocatore dell'Inter. Devo pensare solo a concentrarmi sul campionato e sulla Champions League, non devo più pensare al passato e al Bayern. So che dalla Germania all'Italia qualcosa è cambiato. Dal punto di vista professionale, ho cercato di adattarmi il più rapidamente possibile al mio nuovo mondo. Ogni partita e ogni allenamento servono a questo scopo soprattutto dal punto di vista della disciplina tattica. Per quanto riguarda la gente, cambia il calore che esprime, qui da voi si scherza di più. In Germania non è così".

Ieri sera la Juventus è stata fermata sul pareggio dal Genoa, agguantando comunque l'Inter in testa alla classifica. I bianconeri, secondo Lucio, sono un avversario da tenere in considerazione: "Di certo la Juve è una squadra di qualità, ma ci sono ancora troppe partite di fronte a noi per poter esprimere dei giudizi. La rivalità con i bianconeri esiste perché ci sono due squadre che lottano per il titolo, ma l'Inter ha grandi giocatori e potrà raggiungere prestigiosi traguardi". Ultima frase, dedicata alla sua esultanza atipica, a braccia alzate verso il cielo. Il difensore spiega così il suo gesto: "Si tratta di un gesto di ringraziamento, Gesù fa parte della mia vita di tutti i giorni, è grazie a lui se sono quello che sono oggi. Ora sono molto felice e devo ringraziare Dio per questo. So che la Fifa critica le esultanze a sfondo religioso, ma a fine partita ognuno può fare ciò che ritiene opportuno. Se poi verrà stabilita una regola ufficiale, ci si adatterà".
 


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