Mancini: "Banega forte, ma non so se sia già nostro. In quattro meglio dell'Inter"
Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo 'Angelo Moratti'
Terzultimo appuntamento di un campionato che per l'Inter sembra aver ormai poco da dare, in quanto la classifica appare abbastanza delineata. La Roma resta infatti distante 7 punti, mentre le 5 lunghezze di vantaggio sulla Fiorentina sembrano offrire sufficienti garanzie per il quarto posto. Domani all''Olimpico' ci sarà comunque da giocare una gara importante e da non perdere, per non mettere a rischio l'Europa League e respingere l'eventuale ritorno della Viola, impegnata questa sera contro il Chievo Verona. Come ogni giornata di vigilia, il tecnico Roberto Mancini si presenta in sala stampa per analizzare il match del week-end, con le sue dichiarazioni riprese dall'inviato di FcInterNews.
Queste tre partite serviranno anche per quei giocatori che inseguono la conferma?
"Tutti i giocatori hanno dato tutto in questa stagione, dal primo giorno fino a oggi. Nessuno si è mai tirato indietro, e di questo sono molto contento. Per rispondere alla sua domanda, dico no. Bisogna fare bene contro la Lazio, poi vedremo. Per il terzo posto dobbiamo provarci fino alla fine".
Banega è l'uomo giusto per l'Inter?
"Parliamo di un nazionale argentino con tanta esperienza, ma non so se è già stato presto. Ora è un giocatore del Siviglia".
Tutti i big saranno trattenuti in estate?
"Vorrei migliorare la squadra, poi non posso ancora sapere in che modo. Il nostro obiettivo è crescere, siamo un grande club e siamo sulla strada giusta. Quindi dico che è possibile".
La Juventus è destinata a vincere per tanto tempo?
"Sicuramente è la squadra più forte, ha costruito uno stadio proprio che è un aspetto fondamentale. Ogni anno porta tanti punti rispetto alle altre, ha investito e comprato giocatori forti".
Felipe Melo non viene convocato in Nazionale per colpa dei giornalisti?
"Non saprei, non è una domanda per me".
Quali sono i rimpianti di questa stagione?
"Aspettiamo la fine per rispondere, noi vogliamo migliorare come ho già detto. Ma serve passare da alcune delusioni, la stagione non è disastrosa, gli interisti devono capire che è così. Siamo quarti dietro tre squadre più forti. All'andata arrivavano critiche senza motivo, i tifosi devono sapere che il calo è normale, ma la nostra annata è ottima".
Perché l'Atletico Madrid di Simeone viene esaltato al contrario dell'Inter della prima parte di stagione?
"Ogni squadra ha il proprio gioco, loro hanno anche investito tanto e sono un club importante. Hanno vinto e raccolto risultati, in questi anni hanno fatto cose importanti. Voglio fare i complimenti a Simeone".
Il mister poi aggiunge: "Anche la Fiorentina è superiore a noi, giocano insieme da tanti anni e hanno un ottimo allenatore. Non cambio idea da inizio stagione. Mi prendo comunque le mie responsabilità".
Perché reputa le altre squadre superiori?
"Per valori tecnici e per l'abitudine a giocare insieme da tanti anni".
Perché si è dato un voto insufficiente?
"Perché sono il responsabile, ma la stagione come ho detto resta ottima".
Ha già individuato i due campioni dei quali ha parlato di recente?
"Dipenderà da tante cose, diventa difficile rispondere in questo momento. A volte bisogna anche cambiare obiettivo, ma devono essere giocatori pronti".
Perché l'Inter fatica nell'individuare giovani pronti?
"Bisogna prima sistemare l'aspetto legato al FFP, la nostra squadra-scout resta molto importante. Dopo di questo potremo operare, ma giocare nell'Inter non è per nulla semplice".
FcIN - Lei giustamente dice che Touré è un giocatore del City e le difficoltà di operare sul mercato non mancano, ma se si presentasse l'occasione di arrivare a lui la coglierebbe al volo oppure tale opzione è ormai tramontata?
"Non saprei, perché è difficile valutare ora e dire cosa potrà succedere sul mercato non è semplice. Vale il discorso di prima".
FcIN - Sappiamo che è un discorso che riguarda i club, ma dipendesse da lei riscatterebbe Telles e Ljajic?
"Hanno qualità tecniche enormi, anche se Ljajic potrebbe fare molto di più. Telles, invece, è un giocatore di prospettiva. Ogni anno si può migliorare".
Il tecnico jesino prosegue: "Voglio fare i complimenti al Crotone che arriva per la prima volta in Serie A. Voglio salutare anche Inzaghi che è stato un mio compagno e domani sarà sulla panchina della Lazio. Ranieri? Penso che sia ormai fatta, ma non so quando arriverà il titolo. Il fatto che possa vincere la Premier rappresenta un bene per il nostro calcio, non è semplice vincere con una squadra come il Leicester. Sono felice per lui".
Come è possibile un'impresa del genere?
"Questa è la bellezza del calcio ed è necessario esaltare queste imprese. Credo però sia difficile fare altrettanto in Italia, mentre in Inghilterra può accadere. Non sempre, ma può accadere. Al contrario, invece, possono arrivare stagioni negative come quella dell'Aston Villa. L'aspetto importante riguarda la tattica, difficilmente si gioca in modo diverso. Alcuni giocatori del Leicester hanno inoltre centrato una stagione straordinaria, come successo anche ad altri club nel passato. Siamo tutti felici per il Leicester, una mia ex squadra, e come ho già detto Ranieri se lo merita".
Ljajic sarà convocato?
"Non sta bene, quindi non sarà convocato".