Mancini: "Eder importante. Ora proviamo a vincere sempre. Tra Ibra e Touré..."
Conferenza stampa mattutina per Roberto Mancini, alla vigilia di Inter-Torino, posticipo serale della 31esima giornata di serie A. Impegno non facile ma da vincere a tutti i costi per continuare a inseguire il treno Champions League, attualmente occupato dalla Roma che prima del match di domani sera sarà già scesa in campo qualche ora prima nel derby capitolino. L'allenatore nerazzurro, come di consueto, presenta la partita rispondendo alle domande dei giornalisti presenti sul posto.
Vedi la squadra maturata?
"Sicuramente aver vinto ci ha aiutato, senza sosta sarebbe stato meglio ma ora dobbiamo continuare come fatto nelle ultime settimane. L'ottimismo deriva dalle otto partite rimaste, la Roma è in vantaggio ma ci sono partite difficili. Noi siamo indietro ma non abbiamo scelta e dobbiamo vincerne molte".
Può essere frustrante sapere di dover vincerle tutte se davanti la Roma non perde punti? C'è più pressione se la Roma vince il derby?
"Siamo indietro e dobbiamo sperare, noi dobbiamo vincere molte delle ultime otto e se ce la facessimo avremmo grandi possibilità".
Eder rischia di perdere la Nazionale?
"Non so, deve dirlo Conte. Lui sa giocare a calcio, ha i movimenti, lavora molto. Ha avuto sfortuna arrivando in un momento difficile, ha avuto occasioni per segnare ma non è un problema, ha sempre segnato e continuerà. Speriamo lo faccia d'ora in poi, ma come giocatore non si discute".
Conferenza presto perché c'è da parlare con Thohir?
"No, solo per fare prima (ride, ndr)".
Non è vero che l'Inter dovrà fare cessioni importanti?
"Non so se sarà necessario, ma siamo l'Inter e dobbiamo cercare di migliorare sempre la squadra. Vedremo quello che si potrà fare".
Si va da una striscia di risultati positivi a una di negativi, poi ancora positivi da che dipende?
"Purtroppo abbiamo avuto passaggi a vuoto in partite in cui non meritavamo di perdere o pareggiare, ma capita. Adesso speriamo di poter recuperare quello che abbiamo buttato via in un mese e mezzo".
Cosa ha cambiato la tendenza di quel periodo negativo?
"Tutte le squadre hanno avuto momenti delicati, noi all'inizio abbiamo avuto difficoltà a chiudere certe partite. Era normale che poi avremmo fatto bene di nuovo, la squadra ha dimostrato in 4 mesi di essere buona, dovevamo uscire".
Quali sono le difficoltà contro il Torino?
"Non è mai una partita facile, è una squadra che mette in difficoltà tutti anche in un momento non buono come oggi. Ma ha giocatori e allenatore bravi".
In difesa ti aspetti più concentrazione?
"La difesa fa quello che può, a Roma ha fatto benissimo poi siamo arretrati troppo. Se riuscissimo a fare come all'inizio, a essere impenetrabili, sarebbe perfetto. Spero si possa tornare così solidi".
Il calendario è favorevole o peggiore della Roma?
"Mi sembra che 4-5 avversari siano gli stessi, non credo che alla fine sia importante non avendo noi molta scelta se non vincerle quasi tutte".
Cosa chiederai a Thohir per l'anno prossimo?
"Niente, io credo che la concentrazione debba essere solo su queste ultime partite per centrare l'obiettivo iniziale. Poi vedremo cosa si potrà fare, quali saranno gli obiettivi e le possibilità per migliorare la squadra".
Ventura potrebbe essere un buon Ct?
"Ha abbastanza esperienza per fare qualsiasi cosa, è una persona per bene, sicuramente sì".
Zenga diceva che usava Eder davanti alla porta perché segnava. Pensi che vista la sua attitudine a faticare per la squadra sbagliamo ad aspettarci tanti gol?
"Non credo che Eder sia un giocatore da 25 gol da prima punta, ha altre qualità e lavora molto. A volte arriva sotto porta appannato, ma può garantire 12-15 gol come seconda punta. Ha avuto la sfortuna di arrivare in un momento di difficoltà ma giocare nell'Inter non è semplice, serve tempo per ambientarsi. Ma non abbiamo nulla da rimproverargli finora, con 3-4 gol sarebbe stato perfetto. ma non cambia il nostro giudizio".
Qual è stata la rimonta più bella in carriera? Quale parola chiave usavi con chi ti stava vicino?
"Credo che si debba pensare sempre di potercela fare anche nei momenti più difficili. Finché ci sono punti a disposizione bisogna crederci, basta che davanti sbaglino due partite e siamo già lì. Però quando cerchi di recuperare non puoi mai sbagliare neanche tu, la Roma viene da tante vittorie e per il calcolo delle probabilità magari perde un paio di volte".
Cosa sa darti Palacio in più degli altri?
"A Roma c'è mancato, con lui e Mauro forse avremmo vinto perché quando c'era da chiuderla siamo mancati. Rodrigo è esperto, sa ripiegare, mette pressione sulla difesa e si muove benissimo. Può essere decisivo nelle ultime otto partite".
La tendenza è prendere gol dall'80esimo in poi, come mai?
"Credo che il problema maggiore sia non chiudere le partite prima, chiaro che in certi momenti vinci comunque com'è successo a noi all'inizio, ma in altri momenti non accade e ti segnano. Se riuscissimo a segnare un paio di gol come contro Palermo e Bologna avremmo finali più tranquilli anche perché una rete puoi sempre subirla. Se sei il Bayern o il Barcellona gestisci meglio, ma se siamo noi che andiamo a Roma capita che tu subisca pressione. Hanno segnato nella chance meno nitida, avevamo difeso abbastanza bene".
Ibrahimovic può essere interessante per l'Inter?
"Non sono convinto che lasci Parigi, non lo ha mai detto e sta facendo benissimo. Lui è un profilo adatto a tutte le squadre, non credo che esista una squadra che non voglia prenderlo".
Se Thohir le chiedesse di scegliere tra Touré e Ibra?
"Non credo che me lo chiederà (ride, ndr). Difficile che accada".