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Mancini fa peggio di WM, ma l'Inter guarda al futuro. E il tecnico dice...

di Daniele Alfieri
Fonte: La Gazzetta dello Sport

Il ko incassato nell'ultimo minuto di recupero della sfida contro il Torino allunga il distacco dell'Inter dai posti validi per l'accesso all'Europa. Dopo la prima giornata di ritorno per i nerazzurri e Mancini è già tempo di bilanci. La forbice dalla zona coppe si è ulteriormente allargata e se per agganciare il treno per l'Europa League sarà necessario recuperare almeno sette punti, per il terzo posto i punti di distacco sono al momento otto (potenzialmente dieci se il Napoli dovesse battere il Genoa nel posticipo di lunedì).

Dati a prima vista preoccupanti anche quelli che mettono a confronto il rendimento della squadra prima e dopo l'arrivo dell'allenatore jesino. Come riporta La Gazzetta dello Sport dalla sua versione on-line, "nelle undici partite di quest'anno in A alla guida dell'Inter, Walter Mazzarri aveva collezionato 16 punti, con una media di 1,45 punti a partita. Nelle nove panchine fin qui disputate con Mancini, Mancini ha fatto peggio: solo 10 punti, 1,1 periodico a partita. L'Inter di Mazzarri segnava anche mediamente di più (1,54 reti a partita) e subiva meno gol (1,27), con uno score totale di 17 realizzazioni a favore e 14 contro. La media gol di Mancini è invece in perfetta parità: 12 gol fatti e 12 subiti, una media di 1,3 a partita, anche se in alcune gare si è apprezzata una mentalità più aperta nella ricerca del risultato".

Gli obiettivi però non mutano perché l'Inter continuerà a puntare sul Mancio: "Nei numeri dunque il piatto piange e l'Inter di Mancini fin qui non è diversa da quella che era costata l'esonero a Mazzarri. Ma il percorso intrapreso con Mancini è a lunga scadenza e l'obiettivo è sì salire in classifica presto ma anche impostare un lavoro che dia frutti nel tempo. Non a caso la dirigenza sta cercando di accontentare l'allenatore nelle richieste di mercato portando a Milano pedine espressamente richieste come Shaqiri, Podolski e, ultimo, Brozovic. Delusione certo, come è normale che sia, ma nessun dramma o processo in società, Mancini gode della massima fiducia, semmai cresce la convinzione che per risalire servirà forse più tempo del previsto".

L'ottimismo è dettato dalle parole dello stesso tecnico a fine match: "La squadra ha fatto una buona partita, meritavamo di vincere e siamo sulla strada giusta. Sono convinto che entreremo in Champions League. Non so come o per quale via, ma la centreremo".

 


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