Mancini: "Fra sette giorni vedrò la società. Thohir mi ha inviato un messaggio"
Dopo la conferenza stampa organizzata dall'Unicef, della quale è diventato Goodwill Ambassador, Roberto Mancini torna a parlare dei temi legati all'Inter ai microfoni di Andrea Paventi per Sky Sport:
Giornata particolare, questi riconoscimenti extra-sportivi fanno piacere:
"Certo, sono molto orgoglioso e spero di poter essere d'aiuto".
Come è stato il risveglio? Sei comunque soddisfatto?
"No, quando si perde non si può essere soddisfatti specie dopo aver recuperato due volte. Per altre cose posso esserlo, perché nella sconfitta ci sono anche cose positive come il carattere dei ragazzi, la voglia di migliorare. Ed è alla base di tutto".
Sappiamo che ci sarebbe stato un confronto con la società, che idea ti sei fatto? Serve personalità, giocatori più adatti ad un nuovo sistema?
"Dopo 15 giorni i giocatori inizio a conoscerli abbastanza bene, un'idea ce l'ho. Ancora una settimana e parlerò con la società, farlo dopo una sconfitta non è positivo perché poi si devono rivedere con calma gli errori fatti. Dopo una vittoria si può vedere di cosa c'è bisogno, la società è disponibile. Ora cerchiamo di fare più punti possibili, certo è difficile trovare giocatori buoni a gennaio".
Hai detto che conta anche la mentalità, ma Ranocchia diceva ieri che non è semplice cambiare sistema in poco tempo. Ti aspettavi questa fase di assestamento?
"Ovviamente ci vuole tempo, si possono trovare difficoltà. Ma anche lì tutto passa dalla voglia dei giocatori e quella c'è. Poi anche in Nazionale giocano a 4, quindi sono positivo. Ma vincere non passa solo dal sistema".
C'è stato modo di parlare con Erick Thohir?
"Ci sentiremo oggi, non c'è nessun problema: intanto mi ha mandato un messaggio stanotte. Vorrà parlare, un presidente lo vuole fare".