Mancini: "Il Celtic? Penso alla Dea. Podolski servirà, su Touré e il terzo posto..."
Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo Angelo Moratti
Gara storicamente insidiosa quella che dovrà affrontare l'Inter nella giornata di domani (Stadio Atleti Azzurri d'Italia, kick-off ore 15.00). Sarà infatti l'Atalanta di Stefano Colantuono a contendere la posta in palio alla squadra di Roberto Mancini in questo 23esimo turno di campionato, con i bergamaschi che punteranno a raggiungere quota 26 punti in classica. I nerazzurri vogliono però dar seguito alla convincente vittoria contro il Palermo, per cercare di proseguire la rincorsa verso il traguardo europeo.
Per presentare la gara contro la Dea, come di consueto fa il suo ingresso nella sala stampa del centro sportivo 'Angelo Moratti' l'allenatore jesino, con le sue dichiarazioni riprese dall'inviato di FcInterNews.
La squadra non sbaglierà la partita di domani?
"I giocatori stanno migliorando giorno dopo giorno e mi danno sempre delle garanzie. Le partite possono essere decise anche dagli episodi, ma l'atteggiamento è molto positivo e sono soddisfatto".
Quanto conta la sfida di giovedì in Europa League? Farà rifiatare qualcuno domani?
"Per il momento la partita di domani è più importante e non credo che debba far riposare qualcuno. C'è tempo per recuperare".
Come sta Podolski?
"Adesso la sua condizione sta migliorando e sicuramente ci darà una grande mano".
Crede ancora nel terzo posto?
"Non bisogna mai mollare, nel calcio bisogna fare così. Ora pensiamo all'Atalanta, poi con un filotto di vittorie tutto potrebbe cambiare".
Chi è l'ultimo allenatore dell'Inter ad aver vinto a Bergamo?
"(Ride, ndr). Sono io? Segnò Balotelli e giocò da esterno sinistro, andò in rete anche Vieira".
Che squadra troverete di fronte?
"Vengono da una sconfitta immeritata, sono una squadra molto solida ed è difficile giocare contro di loro".
Allora schierò Balotelli che fu decisivo per lo scudetto. Oggi chi potrebbe fare altrettanto?
"Tutta la squadra può migliorare e tutti i giocatori possono essere importanti come lo fu allora Mario".
La Champions League è fondamentale per convincere i grandi giocatori a venire all'Inter?
"La Serie A ha bisogno dei grandi giocatori per tornare al top, cosa che siamo stati per 25 anni. Questa è la nostra speranza e Yaya Touré è uno di questi. Se ci riuscissimo sarebbe una grande cosa per tutti, ma anche se altre squadre portassero in Italia dei campioni".
La squadra perché fa fatica in trasferta?
"Non credo ci siano molte differenze rispetto a giocare in casa. Una grande squadra deve avere il medesimo atteggiamento".
Santon e Brozovic sono già titolari?
"Davide ha giocato poco e ho paura che abbia bisogno di riposare, anche se adesso non può permetterselo. Su Marcelo, invece, andrei più cauto. Ho letto che è stato paragonato a Stankovic, magari un giorno sarà anche migliore, ma capiterà anche a lui di sbagliare partita. Ha bisogno di integrarsi e di conoscere il calcio italiano".
Come ha visto Icardi in questi giorni?
"L'ho visto sempre tranquillo, difficilmente si preoccupa per qualcosa. L'esultanza, invece, non sarebbe un problema se facesse due gol a partita (ride, ndr). Credo che esultare sia bellissimo per qualunque calciatore. Poi, ripeto, se segna due gol a partita e non esulta a me va bene lo stesso".
Sta allenando Kovacic a essere eclettico o a specializzarsi in un ruolo? Potrebbe partire titolare domani?
"Mateo è ancora molto giovane e quindi non ha ancora un ruolo ben definito. Le sue qualità gli permettono di essere impiegato in più ruoli, adesso potrebbe giocare ovunque. Per giocare davanti alla difesa deve essere anche più maturo. C'è bisogno di tempo".
FcIN - Icardi potrebbe rifiatare domani contro l'Atalanta?
"Non credo che possa rifiatare, sta molto bene e spero che continui a segnare. Dovrebbe giocare, non credo possa rifiatare".
La preoccupa questo tour de force?
"Non mi preoccupa, è meglio giocare che allenarsi. L'unica cosa che mi preoccupa è il fatto di avere qualche infortunato di troppo. Speriamo di giocare il più possibile".
Quanto manca per vedere la vera Inter di Mancini?
"Credo che ci voglia ancora del tempo".